Clinton, Hillary

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Donna politica statunitense (n. Chicago 1947). Avvocato, nel 2000 è stata eletta senatrice nello Stato di New York nelle file del Partito democratico, riconfermando il seggio alle elezioni di medio termine del 2006. Nel 2008 ha conteso la candidatura alla presidenza degli Stati Uniti per il Partito democratico a B. Obama, che l’anno successivo l’ha nominata segretario di Stato, carica che C. ha ricoperto fino alle dimissioni, rassegnate nel 2013. Nel 2016 ha vinto le primarie democratiche per le elezioni presidenziali fissate al novembre dello stesso anno, diventando la prima donna in lizza per la Casa Bianca ma uscendo sconfitta dal confronto con il candidato repubblicano D. Trump.

Cenni biografici

Laureatasi in Legge nel 1973 presso la Yale Law School, ha successivamente esercitato la professione di avvocato partecipando tra l’altro all’inchiesta sul Watergate e specializzandosi sul diritto d'autore e la proprietà intellettuale; parallelamente si è dedicata ad attività umanitarie, impegnandosi nel sostegno all’infanzia e alle famiglie disagiate. Sposatasi nel  1975 con B. Clinton, presidente degli Stati Uniti per due mandati dal 1993 al 2001 - al quale ha deciso di rimanere al fianco anche dopo lo scandalo che nel 1998 ha visto il presidente al centro delle rivelazioni su una relazione extraconiugale con una stagista della Casa Bianca –, è stata nominata dal marito a capo di un importante progetto per la riforma sanitaria nazionale, che però non ha ottenuto il voto del Congresso. Durante i primi anni della presidenza Clinton ha giocato un ruolo attivo nelle questioni politiche, ciò che è stato duramente criticato dai suoi detrattori e che l’ha spinta negli anni successivi a ricercare una minore visibilità.

Oltre alla pubblicistica professionale e politica, ha pubblicato alcuni libri per bambini, tra cui It takes a village: and other lessons children teach us (1997), Dear socks, dear buddy: kids' letters to the first pets (1998) e i testi autobiografici Living history (2003; trad. it. La mia vita, la mia storia, 2003) e Hard choices (2014; trad. it. 2014) in cui racconta la sua esperienza come segretario di Stato, mentre è stato edito nel 2016 Stronger together. A blueprint for America's future, agenda del suo programma politico scritta in collaborazione con T. Kaine, e nel 2017 What happened, in cui la donna politica analizza le ragioni della sua sconfitta eletttorale. Nel 2021 ha debuttato nella narrativa con il thriller State of terror, scritto in collaborazione con L. Penny.

Attività politica

C. è entrata nella politica attiva nel novembre 2000, quando è stata eletta senatrice nello Stato di New York nelle file del Partito democratico, riconfermando il suo seggio alle elezioni di medio termine del 2006, alle quali ha ottenuto il  67% delle preferenze. Nel 2008 ha conteso a B. Obama la candidatura alla presidenza degli Stati Uniti, nel quadro di una campagna innovativa dove era forte la domanda di cambiamento politico, presentandosi  con un programma elettorale volto a modificare il welfare state, allargando le maglie del sistema sanitario e concedendo maggiori possibilità di accesso agli studi universitari ai meno abbienti; inizialmente favorita nei sondaggi, è stata sconfitta dopo un lungo testa a testa nelle elezioni primarie. Nominata nel 2009 segretario di Stato dal neoeletto presidente Obama, C. si è trovata ad agire in un contesto internazionale caratterizzato da mutamenti sostanziali: la fine della guerra in Irāq (2011), l’uscita di scena di bin Lāden, le rivoluzioni nel mondo arabo e il rinnovato impegno degli Stati Uniti in Asia per accrescere l’influenza del Paese a danno della Cina. Dimessasi dalla carica nel gennaio 2013, nel 2015 è stata al centro del cosiddetto Email gate, lo scandalo per l'utilizzo nel corso del suo mandato di un indirizzo e di un server privato per le mail ufficiali, che ha rischiato di compromettere la sua immagine politica in quanto violazione dei princìpi di sincerità e trasparenza che costituiscono i capisaldi del pensiero puritano statunitense; l’anno successivo si è candidata alle primarie democratiche per le elezioni presidenziali del novembre 2016, risultando vincitrice sul senatore B. Sanders  e divenendo la prima donna in lizza per la Casa Bianca. Nell’accesa campagna elettorale contro il candidato repubblicano, il magnate D. Trump, esponente di quelle forze anti-establishment populiste affacciatesi sulla scena politica a seguito del calo di fiducia degli elettori nel governo, C. ha riaffermato i valori fondanti del partito democratico, presentando un programma politico rivolto principalmente alla classe media, al perseguimento dell’equità sociale e alla difesa dei diritti umani. Data a poche settimane dalle consultazioni in vantaggio sull’avversario repubblicano sia nel voto popolare sia negli Stati decisivi per l'assegnazione della vittoria, nei giorni successivi la donna politica ha visto il consenso popolare parzialmente eroso da nuove indagini dell'FBI, risultando sconfitta da Trump alle consultazioni dell’8 novembre 2016.

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