HOHENSTAUFEN

Enciclopedia Italiana (1933)

HOHENSTAUFEN

Fedor Schneider

. Famiglia di re e imperatori tedeschi, il cui primo nome fu Staufer o Staufen e che ebbe per capostipite il cavaliere svevo Federico von Büren, vissuto verso la metà del sec. XI. Il figlio che portava lo stesso nome, costruì il castello di Hohenstaufen (Rauhen Alb, Vürttemberg) che diede il nome definitivo alla famiglia. L'ascesa di H. cominciò sotto Enrico IV, il quale innalzò alla dignità di duca di Svevia Federico I von Staufen (1079-1105) che aveva dato prova di sé nelle lotte dell'Impero con la Chiesa. Gli succedettero i suoi figli, i duchi Federico II ("der Einäugige" il guercio), morto nel 1147, e Corrado, poi re di Germania (Corrado III, 1138-1152), il quale, sul letto di morte, propose come suo successore il nipote Federico III di Svevia, il futuro Barbarossa (v. federico 1, imperatore) che iniziò la grande politica imperiale degli Svevi. A lui succedette il figlio Enrico VI (v.; 1190-1196) che perseguì gli stessi intenti della politica paterna e diede compimento all'unione, avviata da suo padre, dell'Impero con la Sicilia. La sua morte portò con sé il riaccendersi della guerra fra i H. e i Guelfi che era già divampata per rivalità al trono di Germania nella prima metà del secolo (v. guelfi e ghibellini). I primi sostenevano Filippo, fratello dell'Imperatore, i secondi Ottone IV, figlio di Enrico il Leone. Dopo l'assassinio di Filippo a Bamberga (1208), Ottone IV fu per un certo tempo riconosciuto re di Germania, ma venuto a lotta col papato e poi sconfitto a Bouvines (1214) i principi simpatizzanti per i H. innalzarono nel 1212 a re di Germania Federico II (v.), re di Sicilia, col consenso del papa Innocenzo IV, al quale Federico aveva promesso che avrebbe lasciato il regno di Germania, con amministrazione separata da quella di Sicilia, al figlioletto Enrico non appena fosse divenuto maggiorenne. Il giovane re di Sicilia riuscì con una campagna altrettanto ardita quanto strategicamente ponderata a cacciare il suo avversario dal lago di Costanza fino nel Brunswick, dove egli morì nella Harzburg nel 1218. Con Federico II, la gloria della famiglia e dell'Impero tocca i più alti fastigi.

Suo figlio, Corrado IV (v.), morì nel 1254; il fratello naturale Manfredi (v.) cadde nella lotta contro Carlo I d'Angiò, a Benevento (1266). Le pretese sull'eredità degli H. sull'Italia meridionale vennero riprese dal giovane Corradino (v.), figlio di Corrado IV; ma, sconfitto nella battaglia tra Sgurgola e Tagliacozzo (1268), C. fu giustiziato a Napoli, nell'ottobre dello stesso anno. Con lui tramontava per sempre la fortuna della famiglia così rapidamente salita ai più alti fastigi della gloria e della potenza.

Bibl.: K. Hampe, Deutsche Kaisergeschichte in der Zeit der Salier und Staufer, 6a ed., 1929; F. Schneider, Mittelalter.-Handbuch f. d. Geschichtslehrer, parte 1a, Vienna 1929. Vedi inoltre corrado iii; federico i; federico ii; filippo di svevia; corrado iv; corradino; manfredi.