WALTER, Hubert

Enciclopedia Italiana (1937)

WALTER, Hubert


Supremo giudice d'Inghilterra e arcivescovo di Canterbury, morto nel 1205; poté salire a importante posizione nella Curia Regis grazie all'influenza del suo parente Ranulf de Glanvill, il grande giudice di Enrico II. Riccardo I lo nominò vescovo di Salisbury; per ordine del re partecipò alla terza crociata dove fu il principale agente di Riccardo nei negoziati col Saladino; nel 1193 tornò in Inghilterra per raccogliere il prezzo del riscatto del re; poco dopo fu eletto arcivescovo di Canterbury e giudice supremo. Dopo l'ultima visita di Riccardo, fu lui che di fatto governò l'Inghilterra; ebbe da affrontare gravi questioni finanziarie, dapprima per il riscatto del re (in tale occasione fu per la prima volta soggetta a imposta per scopi secolari la proprietà privata), poi per i continui bisogni di denaro del sovrano. Il più notevole aspetto dei suoi provvedimenti fu l'estensione del sistema rappresentativo ed elettivo nell'organismo statale. Così nel 1195 emanò un'ordinanza in forza della quale si dovevano nominare quattro cavalieri in ogni divisione centuriale (hundred) che agissero come custodi della pace: di qui si svolse l'istituto del giudice di pace. La classe di proprietarî terrieri del medio ceto (ché tali erano i cavalieri) così chiamata sulla scena politica, doveva in seguito prendere nelle sue mani il governo del paese. Venuto in disfavore presso Riccardo, fu privato della carica di supremo giudice nel 1198, cogliendosi come pretesto una lagnanza dei monaci di Canterbury al papa. Il 27 maggio 1199 W. incoronò Giovanni, ed enunciò per l'ultima volta in un discorso la vecchia teoria dell'elezione popolare. Nel 1201 ebbe una missione diplomatica presso Filippo Augusto di Francia, e nel 1202 tornò in Inghilterra per mantener la pace nel paese durante l'assenza del re.

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