IGE [Imposta Generale sulle Entrate]

Dizionario di Economia e Finanza (2012)

IGE [Imposta Generale sulle Entrate]

Gianpaolo Crudo

IGE (Imposta Generale sulle Entrate)  Tributo istituito dal r.d.l. 2/1940, convertito nella l. 762/1940. A decorrere dal 1° gennaio 1973 (d.p.r. 633/1972) è stata decisa  la soppressione dell’IGE, in luogo della quale è stata istituita l’Imposta sul Valore Aggiunto (➔ IVA).

Oggetti dell’imposta

Il presupposto impositivo dell’IGE era da individuare nei corrispettivi versati per l’importazione di merci, l’acquisto di materie prime o di prodotti semilavorati, la commercializzazione dei beni finiti sul mercato al dettaglio. Risultavano assoggettate a prelievo, inoltre, le prestazioni professionali e gli scambi tra privati riconducibili ad atti di commercio occasionale. La base imponibile dell’IGE era da individuare nel medesimo valore dell’operazione. Risultavano escluse dalla base imponibile dell’IGE le somme percepite per l’acquisto di strumenti finanziari (titoli azionari e obbligazionari) e di quote societarie, il controvalore per l’accensione e l’estinzione dei contratti di mutuo, il prezzo versato per l’acquisto di beni immobili. Tali operazioni erano considerate movimenti di capitale, vale a dire trasferimenti di beni non collegati direttamente con l’esercizio dell’industria e del commercio, pertanto atti d’investimento (e disinvestimento) assoggettati all’imposta sugli affari.

Modalità di riscossione

Per quanto attiene al pagamento dell’imposta, in via ordinaria, si prevedevano forme di autoliquidazione con l’apposizione di marche da bollo, ovvero mediante agenti di riscossione (pagamento con conti correnti postali). Per talune entrate era stabilito che il contribuente presentasse periodicamente una dichiarazione consuntiva, mentre per altre esisteva un complesso sistema (canone provvisorio annuale), in virtù del quale l’imponibile era determinato sulla base di denunce provvisorie e una di conguaglio annuale. Per molte categorie economiche era prevista la corresponsione dell’imposta in abbonamento, mediante il pagamento di canoni annuali ragguagliati al volume d’affari, determinati sulla scorta di una dichiarazione del contribuente. In talune residuali ipotesi, l’IGE era corrisposta con un meccanismo una tantum che coincideva con lo sdoganamento, per i prodotti di provenienza estera, o con il passaggio dalla fase industriale a quella commerciale, per quelli destinati al consumo nazionale. Per i prodotti agricoli il momento impositivo si realizzava con la immissione dei beni nel mercato finale. La struttura plurifase dell’IGE (cosiddetta a cascata) risultava essere fortemente distorsiva. Ogni passaggio industriale o commerciale, infatti, tendeva ad accrescere il prezzo del bene, non essendo consentita la deduzione dalla base d’imposta dei tributi versati nelle fasi precedenti. Il momento impositivo coincideva con l’immissione della merce nel processo industriale, con la messa in commercio e la prestazione del servizio.

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