MARRINA, Il

Enciclopedia Italiana (1934)

MARRINA, Il

Lilia Mani Martini

, Lorenzo di Mariano, detto il M., orafo e scultore, nacque a Siena l'11 agosto del 1476, morì nel 1534. Lavorò giovanissimo nelle botteghe dell'Opera del duomo sotto la guida di Antonio Federighi e poté da questo e dal successore, Giovanni di Maestro Stefano, apprendere la grazia e la gentilezza tutta senese e la varietà del comporre plasticamente ornati e grottesche. Per qualche tempo fu anch'egli capomastro dell'Opera. Ancora giovane, eseguì capitelli, colonne e cornici del cortile interno del palazzo Piccolomini e nel 1504 decorava con mirabile vaghezza la porta di accesso della libreria Piccolomini nella cattedrale. È suo l'altare in marmo della cappella interna del palazzo comunale, e l'altro nella chiesa di S. Gerolamo, come il sedile di sinistra della Loggia dei Mercanti scolpito nel 1531. Lavorò di graffito in San Francesco e fece il busto di S. Caterina in terracotta (oggi nella sagrestia dell'Oratorio del Drago) di una grazia, a torto detta manierata, che rappresenta una delle ultime espressioni della scuola senese cozzarelliana. Scolpì anche statue in legno dipinto. Le sue opere più celebri sono: l'altare di Fontegiusta, esuberante di ornati, medaglioni, sagome, cornici e con una dolcissima Pietî nella lunetta; l'altare Marsili a S. Martino (1522), che ricorda il precedente per le paraste cesellate a grottesche e il fregio in alto, con grifi incedenti fra attonite testine di cherubini.

Bibl.: Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXIV, Lipsia 1930.