Sviluppo, in via di

Dizionario di Economia e Finanza (2012)

sviluppo, in via di


Espressione comunemente usata per definire Paesi (PVS) associati a basso tenore di vita, basso reddito e diffusa povertà, cosi come a una limitata attività industriale e a un basso indice di sviluppo umano (HDI, Human Development Index).

A differenza dell’espressione ‘sottosviluppato’ (➔ anche sottosviluppo; sviluppo p), in via di s. sottende l’esistenza di un processo di s. in corso. Un’espressione alternativa è Paese meno sviluppato (LDC, Less Developed Country). La definizione di PVS, pur essendo più accettabile di Terzo Mondo, è criticata perché insinua l’esistenza di un certo grado di inferiorità dei Paesi classificati come tali rispetto ai Paesi cosiddetti sviluppati.

Dal punto di vista operativo, non esiste una definizione univoca di Paese in via di sviluppo. Per es., la Banca Mondiale, sulla base dei livelli di Prodotto Nazionale Lordo (PNL), distingue tra Paesi a basso reddito, reddito medio-basso, medio-alto e alto. Il Fondo Monetario Internazionale invece distingue i Paesi avanzati da quelli emergenti e in via di s., questi ultimi due corrispondenti ai Paesi che la Banca Mondiale definisce a reddito medio e basso. L’United Nation Development Program (UNDP) usa una definizione alternativa, e distingue tra Paesi sviluppati e Paesi in via di s., usando come soglia il 75° percentile nella distribuzione dell’indice di sviluppo umano.

Gli analisti hanno anche distinto i PVS dai Paesi che possiedono caratteristiche analoghe, ma dimostrano, a differenza di questi, tassi di crescita significativi. Questi, che includono alcuni Paesi asiatici (Cina, India ecc) e latinoamericani (per es. Brasile), sono stati definiti come nuovi Paesi industrializzati (NIC, Newly Industrialized Countries) o Paesi emergenti (Emerging Economies).

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