Indurare

Enciclopedia Dantesca (1970)

indurare

Angelo Adami

Nel senso di " diventare duro, rigido " (cfr. Chiaro Nesuna gioia 59), in Pg I 104, ove Catone accenna ai giunchi che crescono lungo la spiaggia del Purgatorio: null'altra pianta che facesse fronda / o indurasse, vi puote aver vita, / però ch'a le percosse non seconda, cioè non vi può germogliare alcuna " pianta nodosa et involta " (Daniello) o che " crescesse in tronco duro, rigido " (Mattalia); allegoricamente, " esclude ogne atto, fuori che umeltà, esser principio de purgazione " (Lana).

Anche in Cv IV XXI 14 i. si riferisce a pianta, ma nel senso figurato di " rafforzarsi ": l'uomo s'ausi a ben fare... acciò che questo tallo [cioè l'appetito de l'animo tendente al bene]... per buona consuetudine induri, prenda vigore con la buona abitudine.

Da ricordare, infine, la variante indurata in luogo di durata' in If I 20; cfr. Petrocchi, ad locum.