Interleuchina-2 (IL-2)

Enciclopedia della Scienza e della Tecnica (2008)

interleuchina-2 (IL-2)

Guido Poli

Citochina, originalmente definita T-cell growth factor, TCGF (1976) per la sua capacità di mantenere in vita e far proliferare linfociti non neoplastici; essa gioca un ruolo molto importante e non ridondante nel funzionamento del sistema immunitario. Come tutte le citochine, IL-2 esercita i propri svariati effetti interagendo con un recettore specifico rappresentato dalla molecola CD25 che si lega e conferisce alta specificità di legame al dimero βγ (anch’esso in grado di legare IL-2 con affinità più bassa) utilizzato anche da diversi membri della famiglia di recettori definita, appunto, βγ comune. IL-2 è secreta da linfociti T attivati e agisce sia su linfociti T che B, ma anche su cellule dell’immunità innata quali fagociti mononucleati e cellule NK (Natural Killer). La sua produzione avviene conseguentemente all’attivazione linfocitaria in risposta a infezioni o durante il processo infiammatorio (per es., durante patologie autoimmuni). Il legame del T-cell receptor (TCR) all’antigene espresso da molecole del complesso maggior d’istocompatibilità (MHC, Major histocompatibility complex), sia di Classe I che II, è già un segnale sufficiente per indurre la sintesi e il rilascio di IL-2, particolarmente se, contemporaneamente, si attivano meccanismi di costimolazione mediante il legame tra CD28 e B7-1 o B7-2. La produzione di IL-2 contribuisce alla maturazione della risposta immunitaria adattativa nei suoi vari bracci T e B. È stato inoltre recentemente scoperto che IL-2 contribuisce, durante lo sviluppo timico dei linfociti T, alla maturazione di un sottotipo particolare di linfociti T CD4+ definiti cellule T regolatorie (Treg), caratterizzate da corespressione in membrana di alti livelli di CD25 e dall’espressione intracellulare del fattore trascrizionale FoxP3. Queste cellule Treg hanno il compito di prevenire le reazioni autoimmunitarie verso antigeni self. Un particolare interesse per IL-2 (potenzialmente estendibile agli altri membri della sua famiglia) deriva dal fatto che questa citochina è tra le poche approvate per uso clinico nel trattamento del melanoma maligno e del carcinoma renale. Inoltre, studi di fase III sono in corso per definirne il potenziale ruolo nel trattamento dell’infezione da HIV (in cui la somministrazione intermittente di IL-2 induce un significativo e duraturo recupero del numero di linfociti T CD4+ circolanti). Per contro, molti agenti immunosoppressivi inibiscono la sintesi e il rilascio di IL-2, come nel caso degli ormoni glucocorticoidi e della ciclosporina, o interferiscono nella via di segnale indotta dal legame di IL-2 al proprio recettore, come nel caso della rapamicina.

HIV; Trapianto

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