IPOSPADIA

Enciclopedia Italiana (1933)

IPOSPADIA (dal gr. ὑπό "sotto" e σπάδων "eunuco")

Giuseppe Bolognesi

Vizio di conformazione congenito, talora ereditario, consistente in un'anormale apertura dell'uretra anteriore lungo la sua parete inferiore, per mancata fusione dei bordi della doccia uretrale. S'osserva con grande prevalenza nel maschio (i su 300 individui nelle forme più lievi; 1 su 1000 in quelle più accentuate); è eccezionale nella femmina. Se ne distinguono, secondo la sede dell'apertura anormale dell'uretra, quattro varietà: balanica, peniena, peno-scrotale, perineo-scrotale.

L'i. balanica, la più frequente, può essere meatica (l'orificio uretrale interessa la sola metà inferiore del meato, la metà superiore di questo rimanendo a costituire una fossetta o un breve canale a fondo cieco) o inframeatica (l'orificio uretrale ha sede sulla faccia inferiore del glande, nella regione del frenulo).

Nell'i. peniena l'apertura anormale dell'uretra si trova in un punto qualunque della faccia inferiore del pene in genere più corto e incurvato in grado più o meno notevole; il glande è atrofico; il prepuzio può trovarsi diviso in due pliche cutanee che lo fanno rassomigliare al prepuzio clitorideo; anche lo scroto può essere talora diviso. Nell'i. peno-scrotale, assai rara, l'orificio uretrale ha sede nell'angolo formato dal pene e dallo scroto. Al davanti dell'orificio il pene presenta più spesso una corda fibrosa che s'estende fin sulla base del glande. Lo scroto è diviso in due borse laterali che ricordano le grandi labbra; i testicoli possono essere ritenuti. Il pene è fortemente atrofico e incurvato in basso; il prepuzio rassomiglia assai a quello della clitoride. L'i. perineo-scrotale è rappresentata da un'apertura anormale dell'uretra sotto la sinfisi pubica, in fondo a una depressione verticale costituita dallo scroto diviso in due borse indipendenti che rassomigliano alle grandi labbra e che contengono, o no, i testicoli. Il pene è piccolo, corto, fortemente incurvato e applicato al davanti dell'orificio uretrale; il prepuzio è rudimentale. I pazienti affetti da tale più alto grado d'ipospadia presentano aspetto femminile; quindi gli errori di sesso, specie alla nascita, sono molto facili (pseudo-ermafroditismo). Coesistono poi talora altre malformazioni (arresto di discesa dei testicoli, ernie congenite, ecc.).

Dal lato clinico tale deformità è causa di turbe funzionali urinarie e di turbe genitali. L'emissione delle urine è spesso difficoltata; invece non si ha mai incontinenza. Nei gradi lievi d'ipospadia l'erezione, il coito e la fecondazione sono possibili; nei gradi più elevati invece va a mano a mano scomparendo dapprima la fecondazione, quindi la possibilità del coito e da ultimo l'erezione. Per questo gl'ipospadici divengono spesso dei nevrastenici. L'ipospadia - almeno in un certo numero di casi - è suscettibile di cura chirurgica; furono proposti numerosi atti operativi. Essi mirano tutti a raddrizzare in primo tempo il pene incurvato, quindi, in secondo tempo, a ricostruire l'uretra con plastiche a lembo, o con trapianti liberi di tessuti. L'operazione è sempre da eseguirsi in età alquanto avanzata, e cioè non prima dei 7 o 8 anni. L'ipospadia nella donna è rappresentata dalla mancanza parziale o totale della parete posteriore dell'uretra: nel primo caso il canale uretrale esiste per breve tratto soltanto e quindi viene a fondersi con la vagina; nel secondo caso esiste un condotto unico in cui vengono a terminare la vescica urinaria e la vagina.