IPPOCOONTE

Enciclopedia Italiana (1933)

IPPOCOONTE (῾Ιπποκόων, Hippocoon)

Angelo Taccone

Figlio dello spartano Ebalo e della ninfa Batea, fratello di Tindareo e di Icario. Dopo la morte del padre, con la scusa della maggiore età volle regnare solo in Sparta e ne cacciò Tindareo ed Icario. È noto specialmente per la guerra da lui e dai suoi figli sostenuta contro Eracle, il quale, debellatolo, rimise in Sparta come sovrano Tindareo.

Varia è la motivazione della guerra mossagli da Eracle: I. avrebbe aiutato Neleo contro Eracle, o si sarebbe rifiutato di purificare l'eroe dopo ch'egli aveva ucciso Ifito, oppure i figli suoi avrebbero ucciso il giovinetto Eono, caro ad Eracle, essendosi quest'ultimo reso reo di aver colpito con una sassata un cane che stava a guardia del palazzo d'Ippocoonte e che s'era scagliato contro l'eroe, il quale voleva entrare per curiosità nel palazzo. Eracle assale subito gli Ippocoontidi, ma n'è ferito e deve allontanarsi; più tardi però torna con un esercito, prende la città e fa strage d'I. e dei figli.