ISACCO re di Abissinia

Enciclopedia Italiana (1933)

ISACCO (Yesḥaq) re di Abissinia

Enrico Cerulli

Sovrano dell'Abissinia della dinastia Salomonide. Regnò dal 1414 al 1429. Guerreggiò contro i Falascià della zona a nord del Lago Tana, ma soprattutto contro i sultani dell'Ifāt e gli altri staterelli musulmani e pagani dell'Etiopia meridionale. In occasione di tali sue guerre, durante le quali riuscì a far prigioniero lo stesso sultano Manṣūr ibn Sa‛d ad-dīn dell'Ifāt, cercò aiuto di artefici e armi fuori dell'Abissinia. Elesse quindi a suoi ministri il mamelucco Alṭūnbuġhā, già governatore nell'Alto Egitto e poi rifugiatosi in Etiopia, e il copto Fakhr ad-dawlah. Diede così per la prima volta un ordinamento allo stato e all'esercito etiopico sul modello di quelli egiziani. Fu in relazione con Alfonso V il Magnanimo, re di Napoli e di Aragona, e ottenne da lui operai e maestri d'arte e una proposta di alleanza contro i musulmani.

L'epinicio di I., inno nel quale i suoi soldati ne celebrano (in amarico) le vittorie, è uno dei più antichi documenti a noi giunti della letteratura amarica e di grande interesse geografico e storico.

Bibl.: R. Basset, Études sur l'historie d'Éthiopie, in Journal Asiatique, 1882; F. Beguinoti, La Cronaca Abbreviata di Abissinia, Roma 1901; E. Cerulli, Documenti arabi per la storia dell'Etiopia, in Memorie R. Accademia Lincei, sc. mor. 1931; al-Maqrīzī, Kitāb al-ilmām, ed. G. Zaydān, Cairo 1895; I. Guidi, Le canzoni ge'ez-amariña in onore dei re abissini, in Rendiconti Acc. Lincei, cl. sc. mor., 1889; E. Littmann, Die Altamharischen Kaiserlieder, Strasburgo 1914; F. Cerone, La politica orientale di Alfonso d'Aragona, in Arch. stor. nap., 1902; C. de La Roncière, La dècouverte de l'Afrique au moyen âge, Cairo 1925-27.