Isernia

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Comune del Molise (69,1 km2 con 21.267 ab. nel 2020), capoluogo di provincia dal 1970. È situata a 432 m. s. m. su un colle fra i torrenti Carpino e Sordo. Ha industrie molitorie, dolciarie e tessili; fabbriche di materiali da costruzione e di manufatti in plastica. Capolinea ferroviario per Sulmona.

L’antica Aesernia, colonia latina nel 263 a.C., fedele ai Romani durante la seconda guerra punica, fu presa dagli Italici durante la guerra sociale e poi ripresa e devastata da Silla; da allora decadde, per rifiorire al tempo di Traiano e degli Antonini. Nel Medioevo fu più volte distrutta o incendiata e devastata dai terremoti. Nel 1799 si oppose ai Francesi. Nella Seconda guerra mondiale fu violentemente bombardata dagli Alleati, che la raggiunsero nel novembre 1943.

In località La Pineta è stato scoperto un sito con una serie stratigrafica compresa fra 700.000 e 500.000 anni fa. I quattro livelli archeologici compresi in questa serie sono caratterizzati da forti concentrazioni di manufatti in calcare (schegge, denticolati e choppers) e in selce (schegge non ritoccate e denticolati di piccole dimensioni), ottenuti con la tecnica della percussione diretta su incudine di blocchetti di una selce di provenienza locale. In alcune delle paleosuperfici l’industria è associata a una fauna a rinoceronte, bisonte, elefante e orso, con più rari ippopotami, cinghiali, cervidi, caprini, e qualche uccello acquatico. Gli studiosi hanno ipotizzato l’esistenza di una sorta di struttura di insediamento. Provincia di I. (1535 km2 con 83.154 ab. nel 2020) si estende nella parte occidentale del Molise, includendo 52 Comuni. I. è l’unico centro abitato che presenti carattere urbano: importante centro di transito, la sua promozione a capoluogo di provincia è stata motivata dall’esigenza di rompere l’isolamento dei Comuni montani dell’alto Molise, distanti dal precedente capoluogo. L’economia della provincia si fonda tuttora sull’allevamento e l’agricoltura (cereali, foraggi, uva e olive). L’industria (coltelleria a Frosolone, fabbrica di campane ad Agnone) ha compiuto un decisivo progresso con la costituzione del nucleo di sviluppo di I.-Venafro, i cui maggiori agglomerati produttivi si sono localizzati a Pozzilli (settori metalmeccanico, alimentare, dei materiali da costruzione e del legno) e a Pettoranello del Molise (abbigliamento). È la prima nel Mezzogiorno per reddito pro capite. Il turismo è in ascesa, nonostante le carenze dell’apparato infrastrutturale.

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