Aleutine, Isole

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Arco di isole dell’Oceano Pacifico (150 maggiori, con molti isolotti e scogli), lungo circa 1700 km, tra la cuspide nord-orientale del continente asiatico (Camciatca) e quella nord-occidentale del continente americano (Alaska). Complessivamente la superficie è di 17.770 km2 e la popolazione di 8100 ab. circa; L’arcipelago, scoperto nel 1741 da V. Bering e A. Čirikov e politicamente parte dell’Alaska, si ripartisce in arcipelaghi secondari, dei quali i maggiori sono: Fox, Four Mountains, Andreanof, Rat e Near. Il clima è subpolare, con caratteristiche oceaniche e piogge abbondanti (oltre 1500 mm). Modestissima l’agricoltura, nullo il rivestimento boschivo, estesi i pascoli (renne); caccia e pesca sono le attività fondamentali. Le isole rappresentano un territorio di rispetto (Aleutian Islands Reservation) per la fauna marina e per le volpi. I centri principali sono Unalaska e Dutch Harbor, sede di un’importante sede aeronavale.

L’arcipelago fu annesso agli USA con l’Alaska nel 1867. Durante la Seconda guerra mondiale le A. occidentali (Attu e Kiska) furono prima conquistate dai Giapponesi, poi riprese dagli Stati Uniti.

Gli Aleuti, la popolazione originaria delle A. e dell’estremità sudorientale dell’Alaska, si sono ormai ridotti a poche centinaia. La loro lingua e la loro cultura materiale erano assai simili a quelle degli Inuit (Eschimesi): l’economia era basata sulla raccolta e sulla caccia ai cetacei, con l’uso dei kayak e degli arpioni a testa mobile. L’abitazione era formata da grandi capanne seminterrate foderate di legname, capaci talora di contenere decine di individui.

Fossa delle A. Cinge a S la dorsale che sostiene le A.; è profonda mediamente 6000 m e al suo interno è presente la zona di subduzione dove la zolla oceanica sprofonda nel mantello terrestre.

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