Marshall, Isole

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Stato

Stato del Pacifico centro-orientale, costituito da due festoni paralleli di atolli corallini con direzione NO-SE, posti a 4°30′-14°45′ lat. N e 160°50′-172°10′ long. E. Il gruppo orientale è detto Ratak («alba»); quello occidentale Ralik («tramonto»).

Caratteri fisici e popolazione

Marshall

Le Marshall comprendono 5 isole e 29 atolli, fra cui il più grande atollo conosciuto, Kwajalein. Sono battute, da dicembre a luglio, dagli alisei di NE; il clima è notevolmente dolce, più umido nelle isole meridionali, che sono anche le più ricche di vegetazione e le più densamente popolate. Le temperature annue sono comprese fra i 25 e i 31 °C.

La popolazione indigena pura, in grave decadenza demografica in seguito alla colonizzazione, differisce poco da quella dei rimanenti arcipelaghi micronesiani. Dal 1969 l’atollo di Bikini, un tempo sede, assieme all’altro atollo di Eniwetok, di esperimenti nucleari, è nuovamente abitato e al 1997 risalgono i più recenti progetti per un riassetto delle zone danneggiate dai test atomici. Sull’atollo di Kwajalein è tuttora installata una base missilistica degli Stati Uniti, i quali versano al governo locale un canone di affitto.

Condizioni economiche

L’economia delle M. è basata sull’agricoltura (patate dolci, banane e manioca per il consumo interno, mentre dalla palma da cocco si ricava copra destinata all’esportazione), sulla pesca (importante anche per la vendita di licenze a imbarcazioni straniere) e sull’acquicoltura (nel 1994 è stato inaugurato un impianto, finanziato dagli Stati Uniti, per la coltivazione di ostriche perlifere nell’atollo di Arno). L’espansione del settore dei servizi è fortemente connessa al crescente sviluppo del turismo. Le esportazioni, limitate ai prodotti della pesca e della coltivazione del cocco, sono destinate per lo più agli Stati Federati di Micronesia; le importazioni riguardano macchinari, mezzi di trasporto, alimentari, minerali e prodotti dell’industria di base, provenienti soprattutto dagli Stati Uniti e dal territorio statunitense di Guam.

Storia

Le Isole Ratak furono viste nel 1526 dallo spagnolo García de Loaysa. Nel 1788 T. Gilbert e J. Marshall le riconobbero e battezzarono l’arcipelago. Dal 1885 al 1914 furono protettorato tedesco. Il Giappone le ebbe in mandato nel 1922 e le annetté nel 1935. Durante la Seconda guerra mondiale l’arcipelago passò sotto il regime di amministrazione fiduciaria degli Stati Uniti che terminò nel 1990. Dal 1991 le M. fanno parte dell’ONU. La vita politica è stata contrassegnata dalla questione dell’impiego delle isole come base per i test nucleari americani e poi come deposito per lo smaltimento delle scorie. Nel 2003 è stato rinnovato l’accordo di libera associazione con gli Stati Uniti, che prevede un programma ventennale di aiuti. Il regime finanziario concesso dalle M. ai capitali stranieri ha sollevato polemiche internazionali, ma nel 2007 le M. si sono impegnate a garantire la trasparenza e l’effettivo scambio di informazioni in ambito fiscale e l’OCSE le ha depennate dall’elenco dei paradisi fiscali. Contestando una presunta violazione degli obblighi internazionali sulla cessazione della corsa agli armamenti nucleari e sul disarmo nucleare, nell'aprile 2014 le M. citarono in giudizio dinanzi alla Corte internazionale di giustizia nove Paesi: Cina, Francia, India, Israele, Pakistan, Regno Unito, Repubblica Democratica Popolare di Corea, Russia e Stati Uniti. Tra questi, solo India, Pakistan e Regno Unito hanno riconosciuto la giurisdizione obbligatoria della Corte su questioni giuridiche che li riguardino. Nel gennaio 2016, al termine del mandato di C. Loeak, è stato eletto alla presidenza della Repubblica C. Nemra, che è stato tuttavia sfiduciato dopo due sole settimane. Al suo posto, il Parlamento ha eletto H. Heine, prima presidente donna nella storia del Paese.

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