Istituto poligrafico e Zecca dello Stato

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Azienda industriale, con sede a Roma, che ha per scopo primario realizzare prodotti grafici, prodotti di cartotecnica, carta e cellulosa, monete, medaglie, sigilli, timbri e targhe automobilistiche nell’interesse dello Stato. Può inoltre vendere i suoi prodotti alle aziende autonome dello Stato, a enti, a privati italiani e stranieri. Costituito con la denominazione di Istituto poligrafico dello Stato nel 1928, nel 1979 ha assorbito la sezione monetazione del ministero del Tesoro e ha assunto la nuova denominazione. Dall’ottobre 2002, è società per azioni con azionista unico il ministero dell’Economia e delle Finanze.

I prodotti realizzati ai fini istituzionali sono: le carte filigranate, normali e speciali; la stampa di prodotti grafici di sicurezza, di stampati e moduli amministrativi, di pubblicazioni periodiche o non di ministeri ed enti di Stato; la carta da bollo e le targhe automobilistiche; provvede inoltre alla stampa e alla gestione, anche con mezzi telematici, della Gazzetta ufficiale e della Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana e pubblica opere nei settori artistico, archeologico, letterario e giuridico. L’insediamento produttivo dedito alla coniazione dei metalli provvede a realizzare monete di Stato, monete commemorative e celebrative, medaglie, contrassegni per macchine affrancatrici, sigilli ufficiali e tutti i marchi metallici recanti l’emblema dello Stato. In seguito alla diffusione dell’uso di tecnologie avanzate, l’I. ha esteso la sua attività produttiva alla cartografia computerizzata, alle banche dati telematiche e ai servizi Internet per la pubblica amministrazione e per enti e società private. Il d. legisl. 116 /21 aprile 1999 ha stabilito l’avvio di un processo di ristrutturazione industriale e della privatizzazione dell’istituto.

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