BALBO, Italo

Enciclopedia Italiana (1930)

BALBO, Italo


Nato a Ferrara il 6 giugno 1896. Allo scoppio della guerra europea fu tra i primi interventisti. Dichiarata la guerra fra l'Italia e l'Austria si arruolò volontario negli Alpini raggiungendo il grado di capitano e per i suoi atti di valore fu decorato di due medaglie d'argento e una di bronzo.

Dopo l'armistizio fondò e diresse a Udine il giornale L'Alpino. Si laureò a Firenze in scienze sociali e, tornato nel 1920 a Ferrara, si diede anima e corpo alla causa del fascismo divenendone in breve uno dei giovani capi più in vista. Nell'ottobre 1922 fu quadrumviro della marcia su Roma.

Il Balbo è tra i migliori uomini della nuova classe dirigente ed è stato chiamato a coprire alcune fra le più alte cariche dell'organizzazione fascista e di governo. Nel 1923 e nel 1924 fu comandante generale della Milizia volontaria per la sicurezza nazionale, nel 1925 sottosegretario di stato all'Economia nazionale. Dal 6 novembre 1926, sottosegretario di stato per l'Aeronautica, ne promosse in modo straordinario lo sviluppo e l'organizzazione, compiendo egli stesso numerosissimi voli e dirigendo tutte le crociere nel Mediterraneo occidentale (1928), orientale (1929) e nell'Europa centrale (1928).

Il 10 agosto 1928, su proposta del Capo del governo, il B. fu nominato generale di squadra aerea per i grandi servizî resi "allo sviluppo ed al perfezionamento" dell'aviazione italiana. Dal 12 settembre 1929 è ministro dell'Aeronautica.

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