Puni, Ivan

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Pittore (Konokkala 1894 - Parigi 1956), nipote del musicista Cesare Pugni, noto anche sotto la forma francesizzata del nome, Jean Pougny. La sua formazione avvenne a Parigi, dove studiò all'Académie Julian (1910) e fu in contatto con l'ambiente cubista (1913). A Pietroburgo fece parte del gruppo d'avanguardia, esponendo con K. S. Malevič, V. E. Tatlin e M. F. Larionov alle mostre Tramway V (1915) e 0,10 (1916) le sue prime opere astratte. Aderì al gruppo suprematista, continuando la sua ricerca astratta con composizioni in cui la scultura e il collage si uniscono ai mezzi puramente pittorici (La palla bianca, 1915, Parigi, Musée national d'art moderne; Natura morta con vaso rosa, 1917, S. Pietroburgo, Museo Russo; ecc.). Nominato nel 1918 professore all'accademia di Pietroburgo, fu poi chiamato da M. Chagall ad insegnare a Vitebsk. Nel 1919 lasciò la Russia per recarsi a Berlino, dove espose alla galleria Der Sturm e fu in contatto con la Novembergruppe; nel 1923 si stabilì in Francia (nel 1946 ne assunse anche la cittadinanza), dove si volse a una sorta di realismo poetico impregnato di un colore ricco, nelle varie gamme delle ocre, dei verdi, degli azzurri. Il Musée national d'art moderne di Parigi conserva una serie di sue opere donate dalla vedova Xenia Boguslavska.

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