BARRY, James

Enciclopedia Italiana (1930)

BARRY, James

Arthur Popham

Pittore di soggetti storici, nato a Cork (Irlanda) l'11 ottobre 1741, morto il 22 febbraio 1806. Incoraggiato da Edmund Burke (v.) a recarsi a Londra, dal 1766 al 1770 il Burke stesso gli somministrò i mezzi per studiare a Roma, dove disegnò dall'antico e dagli affreschi di Michelangelo, e maturò teorie sulle proporzioni della figura umana. Al suo ritorno a Londra prese a esporre quadri di soggetto storico e mitologico alla Royal Academy, di cui divenne membro nel 1772. La sua opera più importante, che lo tenne occupato dal 1777 al 1783, fu la decorazione del gran salone della Società di belle arti nell'Adelphi di Londra con sei composiz-oni rappresentanti la civilizzazione umana, di cui fece poi acqueforti in gran formato.

Fu nominato professore di pittura alla Royal Academy, ma essendo di carattere violento e prepotente, ebbe serie liti fintantoché (1799) dovette essere espulso dall'insegnamento e dall'Accademia. Fece acqueforti, litografie e acquetinte su proprî disegni. Uno dei suoi migliori ritratti è la testa, rimasta incompiuta, di Samuele Johnson, nella National Portrait Gallery di Londra, dove si trova anche un suo autoritratto del 1767. Un altro autoritratto si vede nel Victoria and Albert Museum; il British Museum possiede molti suoi disegni a penna di grandi composizioni.

Bibl.: Fryer, The works of J. Barry, historical painter, Londra 1809, voll. 2; Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, II, Lipsia 1908; W. G. Strickland, A Dictionary of Irish Artists, Dublino-Londra 1913.

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