SMITHSON, James

Enciclopedia Italiana (1936)

SMITHSON, James

Maria PIAZZA

Scienziato di famiglia inglese, nato nel 1765 in Francia (figlio naturale di Hugh Smithson, portò dapprima il nome di James Lewis Macie), morto a Genova il 17 febbraio 1829. Studiò chimica e mineralogia, specializzandosi in chimica analitica.

Il suo primo lavoro, An Account of some Chemical Experiments on Tabasheer (in Phil. Trans., XXXI, 1791), apparve col nome di L. Macie, e A Chemical Analysis of some Calamines (ibid., 1802) fu invece il primo pubblicato col nome dello S. In esso l'autore riconobbe, in opposizione a R. Y. Haüy, la vera composizione del carbonato di zinco naturale, detto in seguito Smithsonite. Egli eseguì numerose ricerche su minerali e composti, tra le quali si possono ricordare: On the Composition of Zeolithe (in Phil. Trans., 1811); On a Substance from Mount Vesuvius (ibid., 1813). I lavori pubblicati dal 1819 al 1825 negli Ann. of Phil. e quelli successivamente letti alla Royal Society furono raccolti in volume e pubblicati sotto il titolo di Scientific Writings of J. S. (Misc. Collect. Smith., 1879).

La Smithsonian Institution. - Lo S. aveva lasciato i suoi beni in eredità al nipote H. J. Hungerford con la clausola che, se egli non avesse eredi, il patrimonio sarebbe passato al governo degli Stati Uniti per la creazione di un istituto destinato ad accrescere e diffondere le conoscenze scientifiche. L'eredità, consegnata al governo americano nel 1838, fu accresciuta da successivi lasciti e il patrimonio dell'istituto ammontava nel 1928 a un milione e mezzo di dollari. L'istituto venne fondato con legge del Congresso il 10 agosto 1846 ed ebbe sede a Washington. La legge di costituzione stabiliva la formazione d'un consiglio direttivo che nel 1928 era formato dal vicepresidente degli Stati Uniti, dal chief justice, da tre senatori, tre deputati e sei privati cittadini, di cui due residenti nel District of Columbia. Membro esecutivo è il segretario, cui è affidato anche il Museo nazionale. L'attività dell'istituto si sviluppò sotto il primo segretario J. Henry. La diffusione delle scienze fu promossa con la pubblicazione di relazioni periodiche sui progressi dei diversi rami scientifici di eventuali opere su argomenti d'interesse generale e di monografie su argomenti studiati da esperti, sia facenti parte dell'istituto, sia estranei. Furono anche gettate le basi per uno scambio internazionale di letteratura scientifica. Nel 1900 venne concretata l'idea del Henry per un catalogo, da compilare con la cooperazione internazionale, della letteratura scientifica mondiale. Attraverso l'opera dei successivi segretarî, nel 1849 fu istituito il servizio meteorologico; nel 1858 fu aggregata al museo la raccolta dell'ufficio brevetti degli Stati Uniti. Il museo si accrebbe di prezioso materiale archeologico, etnologico e ittiologico; la sua grande collezione di piante costituisce l'Erbario nazionale. All'istituto passarono successivamente le organizzazioni geologiche e antropologiche degli Stati Uniti e nel 1890 fu costituito un piccolo osservatorio di astrofisica. Con leggi del 1889 e 1890 passò sotto la direzione dell'istituto il Parco nazionale zoologico che assunse grande sviluppo; con nuovi doni di danaro e di collezioni venne formata la Galleria nazionale d'arte, distinta dal Museo nazionale, che contiene le molte preziose collezioni scientifiche riunite dall'istituto.

Sottoscrizioni promosse in America aumentarono di molto il patrimonio e dal 1928 sono stati creati in punti lontani della terra tre importanti osservatorî solari. L'istituto assegna cospicui premî per le più importanti ricerche e scoperte scientifiche e medaglie per le più notevoli attività degli studiosi.

Bibl.: The Smithsonian Institution, Smithsonian Report per il 1925; R. Rathburn, The National Gallery of Art, nel bollettino n. 70 del Museo nazionale degli Stati Uniti.