MAGNIEN, Jean-Chrysostome

Enciclopedia Italiana (1934)

MAGNIEN, Jean-Chrysostome (Iohannes Chrysostomus Magnenus)

Guido Calogero

Pensatore francese del sec. XVII, nato a Luxeuil. Le date di nascita e di morte non sono note. È uno dei principali rappresentanti della filosofia naturalistica francese della prima metà del Seicento, la quale, non trovando in patria ambiente propizio per la persistente influenza dell'aristotelismo parigino, si sviluppò soprattutto fuori dei confini della Francia. Del M. si sa infatti che fu, dal 1646, professore di medicina all'università di Pavia.

Dei suoi scritti, che furono più volte ristampati, trattano di particolari argomenti scientifici il De manna (Pavia 1648) e le Exercitationes de tabago (Pavia 1648): ma la sua principale opera filosofica è il Democritus reviviscens sive vita et philosophia Democriti (Pavia 1646; nuove edizioni, Leida 1648; L'Aia 1658; Londra 1688). Come gli altri rappresentanti della stessa corrente naturalistica, il M. professa una concezione atomistica, riferendola all'autorità di un pensatore antico, che viene così a fare contrasto con quella di Aristotele. Ma mentre altri pensatori del suo tempo si riconnettono ad Anassagora o a Empedocle, o, come il Gassendi, a Epicuro, il M. risale al più vero autore dell'atomismo, Democrito. Dalla concezione democritea egli peraltro diverge in varî punti, sia considerando finito il numero degli atomi, sia ammettendo la variabilità della loro figura, per la possibile diversa disposizione delle particelle presupposte come loro costituenti, sia spiegando il principio del moto atomico, in base a motivi più rispondenti al livello scientifico della sua età, come l'attrazione verso il centro del mondo e l'horror vacui.

Bibl.: J. Güsgens, J. Chr. M., ein Naturphilosoph des 17. Jahrhunderts, Bonn 1910.