JEAN de Valenciennes (o Jan van Valenchine)

Enciclopedia dell' Arte Medievale (1996)

JEAN de Valenciennes (o Jan van Valenchine)

J. Domenge i Mesquida

Scultore fiammingo documentato nella seconda metà del sec. 14° a Bruges, nella Fiandra occidentale, e ancora attivo sul finire del secolo nella fabbrica della cattedrale di Palma di Maiorca, nelle isole Baleari.J. probabilmente nacque a Valenciennes, capoluogo della contea dello Hainaut, centro commerciale di grande vitalità grazie al prestigio della sua industria tessile. Il toponimico Valenciennes si trova citato per la prima volta nel 1364 nell'elenco dei membri della corporazione dei beeldemakers di Bruges. Nel 1379, e sicuramente fino al 1386, l'artista, citato come Jan van Valenchine, fu incaricato di dirigere la decorazione plastica del palazzo comunale (Stadhuis) di Bruges, di cui si sono conservate soltanto sedici mensole (Bruges, Stedelijke Mus., Gruuthusemus.); all'impresa collaborarono con J. altri due scultori che avrebbero fatto ugualmente fortuna: Jean de Beauneveu e Jean de Marville (v.).

Nel 1382, sempre a Bruges, J. risulta impegnato nella decorazione delle volte della grande sala del comune e della cappella del palazzo comitale; nel 1386 egli viene citato per l'ultima volta nella città in relazione all'esecuzione di alcune chiavi di volta.Si ignora quale sia stata la vicenda artistica di J. fino al luglio 1393, quando la documentazione della fabbrica della cattedrale di Palma di Maiorca rivela la presenza di un Johan de Valencines o Valençines, che peraltro non tutti gli studiosi hanno voluto identificare con il maestro attivo a Bruges, ritenendo che si possa trattare di un semplice caso di omonimia. L'arrivo di J. nel capoluogo dell'isola di Maiorca, sollecitato dal vescovo e dal Capitolo della cattedrale, è documentato dettagliatamente nei registri della fabbrica: l'8 giugno veniva pagato il proprietario dell'imbarcazione che aveva trasportato sull'isola J. insieme allo scultore Rich Alamant e poco dopo l'amministratore dell'opera faceva annotare le spese affrontate per il ricevimento offerto alle maestranze della cattedrale per dare il benvenuto agli artisti stranieri.Le retribuzioni trascritte nel registro dell'Opera della cattedrale appartenenti agli anni 1393-1394 consentono di circoscrivere con precisione l'intervento di J. nell'esecuzione delle sculture del Portal del Mirador, opera la cui direzione era stata affidata allo scultore Pere Morey e non al capomastro della fabbrica Guillem Ses Oliveres, impegnato nella prosecuzione dei lavori nelle navate della cattedrale. Tra il luglio del 1393 e il marzo del 1394, in ogni caso, J. ricevette sette pagamenti in fiorini per l'esecuzione del rilievo dell'Ultima Cena che serve da architrave al portale, di otto profeti del primo archivolto e di un secondo rilievo scolpito con tre angeli, posto nel timpano che fiancheggia sul lato sinistro l'immagine del Cristo in Maestà. La perdita di alcuni dei libri contabili dell'ultima decade del sec. 14° non permette di ricostruire integralmente l'attività del maestro fino al 1397, quando J. figura di nuovo nella contabilità della fabbrica maiorchina, impegnato ancora nel cantiere dello stesso portale, senza la collaborazione di Rich Alamant e sotto la direzione del maestro piccardo Pere de Sant Johan. Sebbene le rimunerazioni indichino che egli scolpì le figure di quattro angeli, il lavoro che lo tenne maggiormente occupato durante l'anno fu l'esecuzione di elementi architettonici e ornamentali (archi, capitelli, motivi geometrici e floreali), che, secondo il supposto progetto iniziale, dovevano incorniciare le sculture. La perdita della documentazione relativa agli anni 1398-1401 rende impossibile sapere per quanto tempo J. continuò a essere attivo nella cattedrale e quali furono i suoi successivi impegni; non si conoscono comunque nell'isola altri lavori di J. oltre al portale della cattedrale.L'arte di J. è stata sempre messa in relazione con la produzione di Claus Sluter (v.), di cui tuttavia J. non raggiunse l'abilità plastica e la forza espressiva, assente nella sua scultura, più monotona e ornamentale; ciò nonostante le mensole del palazzo comunale di Bruges sono da considerare tra le più importanti realizzazioni scultoree dell'epoca nell'area settentrionale.

Bibl.: A. Louis, Les consoles de l'Hôtel de ville de Bruges, Revue belge d'archéologie et d'histoire de l'art 7, 1937, pp. 199-210; A. Janssens de Bisthoven, Het beeldhouwwerk van het Brugsche Stadhuis [La scultura del palazzo municipale di Bruges], Gentsche Bijdragen tot de Kunstgeschiedenis 11, 1944, pp. 7-81: 42-43; D. Roggen, Les sculptures de la 'Puerta del Mar' ou 'del Mirador' à Palma, in Festschrift Friedrich Winkler, Berlin 1959, pp. 64-70: 65; M. Durliat, Le portail du Mirador de la cathédrale de Palma de Majorque, Pallas 9, 1960, pp. 245-255; S. Sebastián, El programa simbólico de la catedral de Palma, Mayurqa 2, 1969, pp. 3-18: 9; J. Domenge i Mesquida, El procés de construcció de la catedral de Mallorca segons els llibres d'obra. Dels inicis a les obres del Mirador, 1306-1398 (tesi) (in corso di stampa).

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