Giono, Jean

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Scrittore francese (Manosque, Basses-Alpes, 1895 - ivi 1970), d'origine italiana. Il suo primo libro, Naissance de l'Odyssée (1930), era preceduto, nella stampa, da una raccolta di poesie, Accompagné de la flûte (1924). La sua terra natale, la Provenza, lo ha ispirato in Colline (1929) e Un de Baumugnes (1929). Seguirono, tra l'altro, Le grand troupeau (1931), Solitude de la pitié e Jean le Bleu (1932), Le serpent d'étoiles (1933), Le chant du monde (1934), Que ma joie demeure (1935), fino a Les vraies richesses (1936), che esalta una vita quasi animale. Di idee pacifiste, pubblicò Refus d'obéissance (1937) e Vivre libre (1938-39) che gli procurarono polemiche e accuse. La sua esuberanza, ancora presente nelle opere successive, tra cui Triomphe de la vie (1942) e Fragment d'un paradis (1948), si è poi orientata verso un lirismo più sobrio con Les âmes fortes (1949) fino a Le bonheur fou (1957) e Angélo (1958). Nel 1954 pubblicò Voyage en Italie; nello stesso anno divenne membro dell'Académie des Goncourt. Scrisse poi un saggio storico (Le désastre de Pavie, 1963) e due romanzi (Les deux cavaliers de l'orage, 1965; Ennemonde et autres caractères, 1968).

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