Manchette, Jean-Patrick

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Scrittore francese (Marsiglia 1942 - Parigi 1995). Militante contro la guerra in Algeria ed esponente del movimento situazionista, è stato jazzista, traduttore, critico letterario e sceneggiatore. Con i suoi romanzi ha reinventato, prendendo a modello D. Hammett e R. Chandler, il noir francese (dando vita al cosiddetto néo-polar). M. ha introdotto nel genere poliziesco, tendenzialmente conservatore, elementi di critica sociale riconducibili alla sua appartenenza all'estrema sinistra. Con uno stile secco e conciso, che è il corrispettivo di uno sguardo che vuol porsi come oggettivo ed estraneo a ogni tipo di introspezione, ha narrato storie in cui la violenza è il risultato diretto dell'alienazione. I romanzi più riusciti sono quelli della cosiddetta trilogia esistenziale: Le petit bleu de la côte Ouest (1976; trad. it. 2002), Fatale (1977; trad. it. 1998), La position du tireur couché (1981; trad. it. 1992).

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