Rotrou, Jean

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Poeta drammatico francese (Dreux 1609 - ivi 1650). La sua prima commedia fu l'Hypocondriaque (1628); succedette (1632 circa) ad A. Hardy come poeta della compagnia dell'Hôtel de Bourgogne. Protetto dal conte di Soissons e da Richelieu, fu autore fecondissimo di tragicommedie barocche e fantasiose, ma spesso animate da un autentico e appassionato lirismo, anche se ricalcano moduli italiani e spagnoli, di Lope de Vega in particolare (La bague de l'oubly, 1629; L'innocente infidélité, 1635; Agésilan de Colchos, 1635; Laure persécutée, 1636, che è fra le sue più brillanti e felici; Le Bélissaire, 1643; Don Bernard de Cabrère, 1646; Venceslas, 1647, considerato il suo capolavoro), di commedie (La soeur, 1645, che deriva dalla Sorella di G. B. Della Porta; alcune imitazioni plautine), di tragedie (Hercule mourant, 1634; Crisante, 1635; Antigone, 1637; Iphygénie, 1640; Le véritable Saint-Genest, 1645; Cosroès, 1648). Alle sue opere s'ispirarono Racine e Marivaux. Alfieri tenne presente la sua Antigone.

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