Tinguely, Jean

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Scultore (Friburgo 1925 - Berna 1991). Conclusi gli studî all'accademia di Basilea, si stabilì nel 1952 a Parigi dove, incentrando la propria ricerca sul movimento, elaborò serie di rilievi mobili e le prime sculture astratto-cinetiche in metallo ancora di vaga ispirazione surrealista (Parigi, Musée national d'art mo derne: Meta-meccanica automobile, 1954; Méta-matic n° 1, 1959); in quegli stessi anni, conobbe N. de Saint Phalle, sua futura compagna, con la quale collaborò spesso. Dopo i contatti con Y. Klein e con il gruppo dei Nouveaux réalistes (al quale aderì nel 1960), T. avviò una intensa fase di sperimentazione elaborando, in termini neodadaisti, serie di opere d'intonazione ironica e provocatoria, progressivamente tendenti al formato monumentale: Omaggio a New York (1960, macchina-happening alta 8 m, progettata per autodistruggersi in mezz'ora nel parco del Museum of modern art di New York), Baluba bye bye (1961, Roma, Galleria nazionale d'arte moderna, che assembla materiali eterogenei d'uso quotidiano), Grande macchina ad acqua (1966, Colonia, Museum Ludwig, struttura ad ingranaggi metallici dotata di motore). Dal 1969, nella foresta di Fontainebleau, T. cominciò a lavorare a una gigantesca struttura, La Testa, monumentale assemblage di tecniche diverse realizzato con la collaborazione di D. Spoerri, N. de Saint Phalle, B. Luginbühl e J.-P. Raynaud. L'opera, incompiuta alla morte dell'artista, fu acquistata dal governo francese nel 1992.

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