Koons, Jeff

Lessico del XXI Secolo (2012)

Koons, Jeff


Koons, Jeff. – Artista statunitense (York, PA, 1955). Formatosi a Baltimora e a Chicago, K. ha elaborato un linguaggio nel quale il kitsch assurge a opera d’arte: presi oggetti del quotidiano e dell’infanzia, l’artista li ha riprodotti ingranditi e realizzati in porcellana ( Michael Jackson and Bubbles, 1988), acciaio, legno, vetro, plastica, marmo o con la tecnica del collage. Considerato l’erede di A. Warhol proprio per la sua capacità di esprimersi attraverso l'utilizzo di tecniche e materiali differenti ma anche per saper valorizzare gli effetti della massificazione e ottenere il consenso del pubblico, dopo un’esperienza nel marketing K. ha applicato le regole di mercato alla sua attività, realizzando opere organizzate per temi – gonfiabili, pre-new, Celebration, Banality, Popeye, ecc.– e prodotte in serie dalla sua 'factory' di assistenti che, spesso riprodotte in pochi esemplari con varianti e riservate a una ristretta cerchia di collezionisti, hanno raggiunto prezzi altissimi sul mercato. K. ha acquisito riconoscimento internazionale con le sue sculture pubbliche, come Puppy (1992), il monumentale cucciolo di cane installato davanti al Guggenheim di Bilbao, o Split-Rocker (2000), posto davanti al Palazzo papale di Avignone e successivamente esposto alla Reggia di Versailles. Nel 2008 ha avuto una grande retrospettiva al Museum of contemporary art di Chicago mentre le sue sculture della serie Celebration sono state esposte sul tetto del Metropolitan museum of art di New York e alla Neue Nationalgalerie di Berlino. Nel 2009 ha presentato la serie Popeye alla Serpentine gallery a Londra, e nell’estate del 2012 la Fondazione Beyeler in Svizzera ha ospitato una mostra con lavori da The new, Banality e Celebration.

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