Jiminto

Dizionario di Storia (2010)

Jiminto


Abbreviazione di Jiyu minshuto, è il Partito liberaldemocratico (PLD) del Giappone. Nacque il 15 novembre 1955 dall’unione di due partiti di orientamento conservatore, il Partito liberale (Jiyuto), capeggiato da Yoshida Shigeru, e il Partito democratico del Giappone (Nihon minshuto), con Hatoyama Ichiro. Dopo la vittoria sul Partito socialista del Giappone (JSP; oggi Partito socialdemocratico, Shakai minshuto, abbrev. Shaminto, SDPJ o SDP) nelle successive elezioni, Hatoyama fu primo ministro dal 4 maggio al 14 dicembre 1956. Il PLD rimase partito di maggioranza ininterrottamente fino al 1993, quando ripetuti scandali portarono alla sua sconfitta nelle elezioni di quell’anno. Il PLD è diviso in varie fazioni, da tre a sedici nel corso degli anni (fra queste la Heisei kenkyukai, la Kouchikai e la Seiwa seisaku kenkyukai), ciascuna composta da quattro a centoventi membri, molti dei cui leader sono stati primi ministri. Fra i principali leader del PLD spiccano Kishi Nobusuke, dal 1957 al 1960, Kakuei Tanaka, alla conduzione del partito dal 5 luglio 1972 al 4 dic. 1974, Fukuda Takeo, alla guida dal dic. 1976 al 1° dic. 1978, e Hashimoto Ryutaro, leader dal 1° ott. 1995 al 4 luglio 1998: tutti furono primi ministri, rispettivamente dal 5 febbr. 1957 al 19 luglio 1960, dal luglio 1972 al 9 dic. 1974, dal 24 dic. 1976 al 7 dic. 1978, e dall’11 gen. 1996 al 30 luglio 1998. In politica estera il partito si adoperò a far entrare il Giappone nelle Nazioni Unite nel 1956 e a ristabilire i rapporti con l’URSS; nella guerra del Vietnam il Paese si dichiarò neutrale. Negli anni Settanta lo scandalo Lockheed (1976), oltre a coinvolgere altri Paesi, come la Germania, l’Italia e i Paesi Bassi, ebbe tra i suoi protagonisti anche dirigenti del J. come Kakuei Tanaka. A seguito degli scandali alcuni membri del PLD si dimisero, per creare il 25 giugno 1976 il Nuovo club liberale (Shinjiyu kurabu), che tuttavia rientrò nel PLD il 15 agosto 1986. Intanto, negli anni Ottanta, sulla notevole crescita economica del Giappone si innestava una bolla speculativa, che portò a un’impressionante crescita dei prezzi immobiliari e del mercato finanziario fra il 1986 e il 1990; lo scoppio della bolla negli anni successivi creò una crisi destinata a durare più di un decennio. Al peggioramento dell’economia si aggiunse una ulteriore serie di scandali, come quello della società Recruit (Rikuruto jiken, 1988), che vide coinvolte varie personalità politiche; ciò contribuì alla sconfitta del PLD nelle elezioni del 1993 e alla vittoria di una coalizione guidata dal Partito per il rinnovamento del Giappone (Shinseito o JRP) appena formatosi. Il PLD fu nuovamente il primo partito del Paese dal 1996, ma nel 2007 si ritrovò in minoranza nella Camera alta. Tornato partito di maggioranza, espresse nel settembre 2008 il primo ministro Aso Taro (n. 1940), ma una nuova sconfitta elettorale, nell’agosto 2009, ha riportato il J. all’opposizione.

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