Tieck, Johann Ludwig

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Poeta tedesco (Berlino 1773 - ivi 1853), fratello di Christian Friedrich. Per un lungo periodo della sua attività letteraria fu vicino ai modi del romanticismo, componendo commedie, drammi e racconti fantastici tutti d'impronta schiettamente romantica (Volksmärchen von Peter Lebrecht ,1797). Successivamente però la sua poetica sfumò verso un delicato realismo, che si coglie soprattutto in alcune novelle degli anni finali della sua produzione.

Vita e opere

Di famiglia borghese, studiò storia e filosofia alle univ. di Halle, Gottinga ed Erlangen. Ritornato (1794) a Berlino, pose la sua attività al servizio dell'editore Nicolai, per le cui Straussfedern scrisse novelle satiriche. Compose allora il romanzo Die Geschichte von William Lowell (1795-96), ma ben presto si accostò al romanticismo sotto l'influenza del suo amico W. H. Wackenroder. Segnano il passaggio al nuovo indirizzo i Volksmärchen von Peter Lebrecht , rifacimenti poetici di racconti popolari, di leggende medievali e fiabe tra cui Der blonde Ekbert (1796). Insieme a Wackenroder concepì anche il romanzo Franz Sternbalds Wanderungen (1798), che è il primo Bildungsroman dei romantici: la storia della formazione d'un artista attraverso molteplici esperienze di vita. Opere schiettamente romantiche sono pure la bizzarra commedia Die verkehrte Welt (1799), le Romantische Dichtungen (1799-1800), che comprendono tra l'altro la commedia satirica Prinz Zerbino, oder die Reise nach dem guten Geschmack, il dramma Leben und Tod der heiligen Genoveva, e il racconto fantastico Der getreue Eckart und der Tannenhäuser. Sposatosi ad Amburgo con Maria Alberti, il poeta si trasferì (1799) a Jena, dove strinse amicizia con i fratelli Schlegel, con Novalis, Fichte, Schelling. Poi (1802) a Ziebingen, presso Francoforte sull'Oder, si dedicò alla volgarizzazione dell'antica poesia tedesca e allo studio della poesia spagnola e inglese. Sono di quegli anni la raccolta dei Minnelieder aus der schwabischen Vorzeit (1803), lo studio dei Nibelunghi e la traduzione del Don Chisciotte. Trasferitosi a Dresda (1819), si staccò alquanto dall'ambiente romantico e si avvicinò piuttosto a un moderato e poetico realismo, come nelle novelle Die Verlobung (1823), Der Gelehrte (1827) e in Des Lebens Überfluss (1839); curò (1825-33) l'edizione della versione di Shakespeare di A. Schlegel. Chiamato (1841) a Berlino da Federico Guglielmo IV, vi trascorse gli ultimi anni. La sorella Sophie (1775-1833), moglie di A. F. Bernhardi e poi di K. G. von Knorring, scrisse novelle satiriche, romanzi e fantasie drammatiche d'ispirazione romantica.

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