Itten, Johannes

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Pittore svizzero (Südernlinden, Berna, 1888 - Zurigo 1967). Allievo di A. Hölzel, fu successivamente influenzato dal cubismo e dall'arte di R. Delaunay, che lo aprì alla sperimentazione di forme astratte e di cromatismi in netto contrasto. Docente dal 1919 al 1923 al Bauhaus, ne venne allontanato per le sue tendenze spiritualistiche e per certe attitudini all'irrazionalismo. Fu anche autore di testi teorici, tra cui si ricordano Kunst der Farbe (1961; trad. it. 1965) e Mein Vorkurs am Bauhaus (1963).

Vita e opere

Completati gli studî universitarî di matematica e scienze naturali, nel 1912, colpito dalle opere del gruppo del Blauer Reiter, decise di dedicarsi alla pittura. A Stoccarda fu allievo di A. Hölzel, che ebbe una profonda influenza nello sviluppo delle sue capacità didattico-artistiche. Attratto all'inizio dal cubismo, ben presto rivolse il suo interesse all'arte di R. Delaunay, la cui influenza si rivela nelle composizioni astratte basate su contrasti cromatici simultanei. A Vienna, dal 1916 al 1919, aprì una scuola, incentrando il suo insegnamento su studî di contrasti di forme e di colore e su composizioni di struttura. La pittura di questo periodo, più sobria, si basa su una rigorosa scansione ritmica ortogonale. Chiamato nel 1919 da Gropius a insegnare al Bauhaus, gli fu affidato il corso preliminare: accanto allo studio dei diversi materiali (carta, gesso, legno, vetro, ecc.) per sviluppare le capacità tattili e visive degli allievi e applicarle alla creazione artistica, vi era un'analisi accurata dell'arte del passato. Ma il sostrato ideologico del suo insegnamento, impregnato della mistica medievale e dell'Estremo Oriente, nettamente in contrasto con l'impostazione prammatica di Gropius, portò al suo allontanamento dal Bauhaus nel 1923. I. continuò la sua attività didattica prima a Berlino (1926-31), poi a Krefeld (1932-38) e infine a Zurigo, dove fu direttore della scuola e del museo di arti applicate e della scuola di tessitura, e organizzò il Rietberg Museum. Negli anni Cinquanta, I., riprendendo la sua attività pittorica, affrontò con maggiore intensità e maturità i temi della sua esperienza pittorica giovanile.

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