Banville, John

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Scrittore irlandese (n. Wexford 1945). Già caporedattore dell’Irish Press, nel 1970 ha esordito nella narrativa con Long Lankin; pur senza abbandonare il giornalismo, da allora ha scritto numerosi romanzi, tutti molto apprezzati dai lettori. Tra questi Dr Copernicus (1976; trad. it. La musica segreta, 2016) e i più recenti The sea (2005, vincitore del Booker Prize), The lemur (2008; trad. it. Il buon informatore, 2013), The infinities (2009), Ancient light (2012; trad. it. Una educazione amorosa, 2013), The black-eyed blonde’s (2014; trad. it. 2014), pubblicato sotto lo pseudonimo di Benjamin Black, e due dei sette libri firmati con lo pseudonimo B. Black: Elegy for April (2010) e A death in summer (2011). Lo stile asciutto e limpido di B. ha conquistato critica e pubblico italiani; da La spiegazione dei fatti (Premio Ennio Flaiano nel 1991, traduzione di The book of evidence) sino a Un giorno d’estate (2012, traduzione di A death in summer) e False piste (2015, traduzione di Vengeance). Tra le sue opere più recenti occorre citareThe blue guitar (2015; trad. it. 2017; il saggio Time pieces: a Dublin memoir (2016; trad. it. 2023); The thief, the friend, his wife, and her lover (2016; trad. it. La moglie dell'amico, 2017); Mrs Osmond (2018; trad. it. Isabel, 2018); April in Spain (2021; trad. it. Il dubbio del killer, 2022); Singularities (2022).

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