Tyndall, John

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Fisico (Leighlin Bridge, Carlow, 1820 - Hindhead, Surrey, 1893), direttore (1867) della Royal institution. Il suo maggiore contributo scientifico è legato ai fenomeni di emissione e di assorbimento del calore raggiante e di diffusione della luce da parte dei gas e dei vapori. Scoprì inoltre l'effetto T. e ideò un metodo di "riscaldamento discontinuo" per la sterilizzazione dei liquidi.

Vita

Figlio di agricoltori, riuscì a entrare nel servizio topografico che presto lasciò per diventare ingegnere ferroviario. Nel 1848 si recò a Marburgo, dove fu allievo di R. Bunsen, Gerling e Knoblauch. I primi suoi lavori furono di fisica matematica: poi pubblicò con Knoblauch e con Magnus una serie di ricerche sul diamagnetismo dei cristalli, che tentò di porre in relazione con le forze molecolari. Nel 1851, presso H. Magnus a Berlino, proseguì lo studio sul comportamento delle sostanze cristalline in campo magnetico. Dal 1852 fu membro della Royal Society e dal 1853 prof. di fisica alla Royal Institution di Londra, dove divenne il collaboratore di Faraday, le cui teorie aveva prima combattuto. Gli successe alla direzione nel 1867, e si ritirò come professore onorario nel 1887. Tra il 1855 e il 1859, recatosi in Svizzera per lo studio del movimento dei ghiacciai, dimostrò che esso non può essere dovuto alla plasticità del ghiaccio, come allora si sosteneva, ma riceve una soddisfacente interpretazione dal fenomeno del rigelo. Durante una serie di ricerche sui fenomeni di emissione e di assorbimento del calore raggiante e di diffusione della luce da parte dei gas e dei vapori, tra il 1859 e il 1871, scoprì l'effetto che porta il suo nome, rispetto al quale sostenne erroneamente che l'aria priva di pulviscolo non diffonde, sicché non è visibile un fascio di luce che l'attraversa. Il metodo di "riscaldamento discontinuo" (tindalizzazione) per sterilizzare liquidi da lui ideato si diffuse rapidamente ed è attualmente usato per alimenti, come il latte, che si deteriorano a temperature elevate. T. fu anche alpinista (compì la prima ascensione al Weisshorn e il primo tentativo di uno straniero sul Cervino, raggiungendo sulla via italiana la quota più elevata, la "spalla", che prese da quel giorno il suo nome: Pic Tyndall).

Opere

Tra i suoi libri di divulgazione scientifica il più diffuso fu Heat considered as a mode of motion (1863), più volte ristampato con aggiunte e tradotto in varie lingue. Altre sue opere: On sound (1867); Faraday as discoverer (1868); Contributions to molecular physics in the domain of radiation heat (1872); Essays on the floating matter of the air in putrefaction and infection (1881; rist. anast. 1966). Ha lasciato un libro sulle sue escursioni e scalate sulle Alpi: Hours of exercises in the Alps (1871).

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