KAKI

Enciclopedia Italiana (1933)

KAKI

Domenico Lanza

. È il Diospyros kaki L., albero della famiglia Ebenacee. È alto 4-8 m., con ramificazioni aperte; ha foglie grandi, oblungo-lanceolate ottuse, di color verde scuro e lucenti nella pagina superiore, pallide di sotto, e che diventano rosse prima di cadere, lunghe circa 15 cm., con picciuolo breve; fiori ascellari solitarî con peduncolo cortissimo; calice a 4 lobi fogliacei ondulati, persistente e accrescente; corolla piccola, tubolosa-urceolata con lembo breve a 4-5 divisioni ricurvate, bianco gialliccia; stami 16-24; ovario a 8 logge con un ovulo per ciascuna. I frutti, solidamente attaccati al ramo da un breve e robusto peduncolo, sono bacche della grossezza di una mela, globosi, un po' ombelicati alla base, di colore giallo a rosso scuro, lucenti, pruinosi, con polpa molle e succosa, molto dolce; immaturi sono asprissimi, si mangiano a maturità perfetta, quando la polpa è liquescente, adoperando il cucchiaio. In Italia fiorisce in maggio-giugno, matura in ottobre-novembre. I frutti possono lasciarsi maturare sull'albero, al quale rimangono attaccati fin dopo la caduta delle foglie, oppure si raccolgono quando la polpa comincia a farsi tenera e si lascia completare la maturazione in magazzino.

Il kaki è originario del Giappone e della Cina settentrionale e si coltiva qua e là nelle zone calde e temperate, e un poco anche in Italia, sia come albero da frutto, mediocremente apprezzato, sia per ornamento. Ve ne sono numerose varietà, ottenute dai frutticoltori del Giappone, distinte per la forma dei frutti (globosi o più o meno schiacciati o allungati, o ottusamente angolosi, o alquanto appuntiti o con breve capezzolo), per la loro grossezza, per la gradazione del colore a maturità; alcune varietà sono apirene. Taluni autori hanno creduto dover distinguere delle specie (D. costata, D. lycopersicum, D. Mazeli). Specie affini sono il D. lotus L., originario dell'Asia e inselvatichito qua e là in Italia e altrove in Europa, e il D. virginiana dell'America Settentrionale. Hanno anch'essi frutti mangiabili, ma piccoli e di poco pregio; si coltivano piuttosto come piante ornamentali e per servire da porta innesto del D. kaki.

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