KAMENEC-PODOL′SK

Enciclopedia Italiana (1933)

KAMENEC-PODOL′SK (ucraino Kamjanec-Podilski; A. T., 71-72)

Miron MALKIEL-JIRMOUNSKI
Giorgio PULLE'

Città dell'Ucraina, situata sopra un elevato sperone roccioso, poco a monte della confluenza dello Smotrič col Dnestr. Comprende anche l'antica città posta su un'isola rocciosa, formata dallo Smotrič e ove rimangono alcune vestigia della fortezza sortavi nel sec. XIV. Nel lato nord-occidentale della città s'innalza un castello detto "Fortezza turca", costruito anch'esso nella seconda metà del sec. XIV. La più antica chiesa ortodossa, S. Nicola, risale al 1280; S. Giovanni Battista, la vecchia cattedrale ortodossa, è del sec. XVI. Prima della rivoluzione la città contava 16 chiese ortodosse, quattro cattoliche compresa la cattedrale dei Ss. Pietro e Paolo, del 1361, trasformata poi dai Turchi in moschea (1672-99). Si deve a questi un minareto tuttora esistente. Le chiese più volte restaurate non hanno conservato l'aspetto originario, ma furono tutte più o meno rimaneggiate nello stile barocco ucraino. Nel museo regionale vi è una sezione archeologica. La città ha una scuola scientifica operaia, musei, teatri, biblioteche. La popolazione consta di 30.000 ab. in gran parte ebrei.

Storia. - L'importanza di Kamenec-Podol′sk risale al sec. XIV, quando la Lituania ne fece una piazzaforte di fronte alle irrequiete popolazioni (Tatari e più Turchi) che ne minacciavano i confini meridionali: Da allora il suo possesso fu sempre ambito per l'eccezionale situazione strategica, che le permette di dominare le vie di accesso verso la pianura moldava: Passata insieme alla Podolia sotto la sovranità polacca (1432), la fortezza resisté a ripetuti assedî, che cessarono nella seconda metà del sec. XVI, ma furono ripresi nel secolo successivo, quando prima un esercito riunito di Turchi e Tatari (1613) e poi Chmel′nickij (1648, 1652, 1654) cercò invano d'impossessarsene. Però nel 1672, sopraffatto dall'ingente esercito turco alleato di Dorošenko, successore di Chmel′nickij, questo baluardo polacco fu costretto ad arrendersi. Gli sforzi di Giovanni Sobieski (1673, 1679) non valsero a riconquistarlo alla Polonia, alla quale, dopo 27 anni di dominazione turca, ritornò nel 1699 per opera del trattato di Carlowitz. Nel 1793, in seguito alla seconda spartizione della Polonia, K. P. passò sotto la sovranità russa che ne fece (1796) il capoluogo del governatorato della Podolia e ne smantellò (1812) le antiche fortificazioni.