KARAKALPAKI

Enciclopedia Italiana (1933)

KARAKALPAKI ("berretti neri")

Giorgio Vernadskij

Uno dei popoli turchi del Turkestan, localizzato a sud del Lago d'Aral presso la foce del fiume Āmū-daryā. Costituiscono la popolazione principale della regione autonoma dei Karakalpaki (v. kaṛakalpakistan), che fa parte della R.A.S.S. dei Kazaki (v. kazakistan). Una parte di essi abita pure nella R.S.S. Uzbeka. Il loro numero è di 150.000.

Poco nota è la storia dei Karakalpaki, che avrebbero partecipato alle invasioni unne del sec. V, e, prima d'insediarsi nella regione a E. dell'Aral, vivevano lungo il Volga, nel sec. XVIII erano divisi in due orde e uno dei loro khān aveva tentato, nel 1722, amichevoli approcci verso i Russi; perseguitati dai nomadi e preferendo la vita sedentaria, migrarono nel distretto di Astrachan e nella Mongolia.

I Karakalpaki si distinguono dai Kazaki (Kirghisi), loro vicini, per la statura più alta; hanno il viso piatto e largo, gli occhi grandi, gli zigomi sporgenti, una barba piuttosto lunga e rada. Sono agricoltori e allevatori di bestiame, sedentarî, in parte anche pescatori. Sono divisi in famiglie e tribù. La loro religione è quella musulmana (sunnita). Pochi sanno leggere e scrivere (solamente e 1,3%).

Lo stesso nome è portato da una suddivisione degli Uzbeki seminomadi (v. uzbekistan).

Bibl.: V. I. Massalskij, Turkestanskij kraj, Pietroburgo 1913; I. P. Magidovič, Naselenie Choresma (Materialy po rajonirovaniju Srednej Azii), II, Taškent 1926; I. I. Zarubin, Spisok naradnostej S. S. S. R., Leningrado 1927.

© Istituto della Enciclopedia Italiana - Riproduzione riservata