Kaũnas

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Kaũnas (pol. Kowno, russo Kovno, ted. Kauen)  Città (381.007 ab. nel 2020) della Lituania, capoluogo dell’omonima contea (8089 km2 con 562.841 ab. nel 2020), posta in posizione favorevole per la difesa e le comunicazioni, a 34 m. s. m. alla confluenza della Vilija nel Neman. Importante centro industriale con specializzazioni manifatturiere di discreto livello tecnologico (impianti per apparecchiature elettriche, tessili e petrolchimici), possiede una grande centrale idroelettrica (1956-59). Sede di università dal 1922.

Storia

Fondata all'inizio dell'11° sec., ebbe fin dalle origini grande importanza militare come chiave di accesso, nel basso Neman, alle zone più vitali della Lituania. Nel 14° sec. subì attacchi e distruzioni da parte dei cavalieri degli ordini Livonico e Teutonico (questi ultimi la conquistarono nel 1362); col secolo successivo crebbe in floridezza commerciale, e dopo esser entrata a far parte (1569) del regno di Polonia, nella prima metà del 17° sec. ne fu il massimo centro doganale; decadde dopo la prima invasione devastatrice dei russi del 1655. Nel 1701 fu danneggiata da un incendio. Incorporata dalla Russia nel 1796, fu fatta capoluogo dell'omonima provincia nel 1842. Nella Russia zarista assolse un'importante funzione militare come fortezza, ciò che peraltro intralciò il suo sviluppo urbano. Respinse il 28 giugno 1831 le truppe degli insorti polacchi. Durante la 1ª guerra mondiale, dopo un assedio durato dall'8 al 18 agosto 1915, fu conquistata dalle truppe tedesche comandate dal gen. H. von Eichhorn. Divenne capitale della Lituania indipendente nell'ott. 1920, dopo l'occupazione polacca di Vilna; presa dai sovietici nel 1940 e dai tedeschi nel 1941 (durante l'occupazione germanica la parte ebraica della sua popolazione, circa il 30%, fu praticamente sterminata), tornò all'URSS al principio del 1944 e rimase all'URSS fino all'indipendenza della Lituania (1991).

La città è stata designata capitale europea della cultura per il 2022 insieme a Esch-sur-Alzette (Lussemburgo) e a Novi Sad (Serbia).

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