Ishiguro, Kazuo

Lessico del XXI Secolo (2012)

Ishiguro, Kazuo


Ishiguro, Kazuo. – Scrittore giapponese (n. Nagasaki 1954) naturalizzato britannico. Ha frequentato le scuole in Inghilterra, si è laureato in filosofia e letteratura alla University of Kent (1978) e ha seguito corsi di scrittura creativa, avendo tra gli insegnanti M. Bradbury e A. Carter. Il romanzo che gli dato fama internazionale è The remains of the day (1989; trad. it. 1990), vincitore del Booker Prize nel 1989 e dal quale è stato tratto un film da J. Ivory nel 1993. La rievocazione di un passato irrecuperabile, che sia individuale o collettivo, è il tema dominante di tutta l’opera di I., caratterizzata anche da una meticolosità descrittiva e da una chiarezza formale che sono probabilmente da ascrivere alle sue origini orientali. Nel 2000 ha pubblicato When we were orphans (trad. it. 2000), nel quale esamina quanto le ferite dell'infanzia guidino e distorcano l'età adulta a danno dell'intimità della famiglia e della felicità personale. Del 2005 è Never let me go (trad. it. 2007), per il quale è stato premiato con il Booker Prize e il Commonwealth writers Prize e dal quale è stato tratto nel 2010 un omonimo film diretto da Mark Romanek. Sotto forma di flashback della protagonista,  racconta la vicenda di tre bambini cresciuti in un collegio immerso nella campagna della provincia inglese. Solo molti anni più tardi, una di loro, ormai diventata donna, si permette di cedere agli appelli della memoria per ricostruire la verità della loro infanzia apparentemente felice. In Nocturnes. Five stories of music and nightfall (2009; trad. it. 2009) I. affonda la penna nel cuore delle solitudini più ambigue; la scelta del titolo si riferisce alla musica che accompagna le singole storie riannodandone il destino.

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