Loach, Ken

Lessico del XXI Secolo (2013)

Loach, Ken


Loach, Ken (propr. Kenneth). – Regista cinematografico e televisivo inglese (n. Nuneaton 1936). Di estrazione operaia, debutta sul piccolo e sul grande schermo nel corso degli anni Sessanta schierandosi sempre a fianco delle classi più umili, dei disadattati, dei giovani, delle donne. Anche nei primi anni del 21° sec., L. non rinuncia al suo personalissimo stile: dura realtà e accentuato lirismo continuano a essere le coordinate del suo cinema civile, politico ed etico insieme. Tra i suoi lavori più recenti ricordiamo, per coerenza e pregio: Bread and roses (2000), ritratto di un’operaia messicana clandestina che impara a lottare per i propri diritti salariali; The navigators (2001; Paul, Mick e gli altri), dove mette in luce l’ennesimo spezzone di classe lavoratrice, quella colpita dai drammatici risvolti della privatizzazione delle ferrovie britanniche; Sweet sixteen (2002), tanto sarcastico nel titolo quanto duro nel ritrarre la vita amara di un adolescente sbandato; 11 settembre 2001 (2002), film a episodi sull’attentato alle Torri gemelle di New York, dove il regista si discosta dalla commiserazione e dal pianto ricordando un altro 11 settembre, quello del 1973, che inaugurò il colpo di Stato in Cile avallato da Washington; The wind that shakes the barley (2006), vincitore della Palma d’oro a Cannes, che riprende in modo originale e profondo la lotta fratricida tra Irlanda e Inghilterra; It’s a free world (2007), film intenso sull’immigrazione e sullo sfruttamento che dilaga anche tra povero e povero in una guerra senza fine; Looking for Eric (2009; Il mio amico Eric), ritratto del calciatore Eric Cantona, e non solo. Sempre lucido e disincantato, capace di una visione sagace della realtà, nel 2012 ha vinto il premio della giuria a Cannes con The angels’ share, divertente e amara commedia su giovani ormai senza futuro.

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