KEYSTONE FILM COMPANY

Enciclopedia del Cinema (2003)

Keystone Film Company

Leonardo Gandini

Casa di produzione tra le più importanti nel panorama cinematografico statunitense degli anni Dieci. Venne fondata a New York nel 1912 da Adam Kessel Jr e Charles O. Baumann, già proprietari di una delle prime società indipendenti, la New York Motion Picture Company (NYMPC), comprendente una compagnia specializzata in film drammatici, la Reliance Moving Picture Company, e una dedita alla realizzazione di western, la Bison Life Motion Picture Company, diretta da Thomas H. Ince. Nelle intenzioni dei due imprenditori, la K. F. C. doveva invece coprire il settore dei film comici, la cui distribuzione sarebbe avvenuta attraverso la Mutual Film Corporation. Allo scopo venne ingaggiato uno dei più grandi talenti dell'epoca, Mack Sennett, che negli anni precedenti si era distinto come attore e regista della Biograph Company, diventandone il responsabile del settore delle comiche e che, dalla Biograph, portò con sé alcuni attori, come Mabel Normand e Henry 'Pathé' Lehrman. A Sennett, che figurava come socio al pari di Kessel e Baumann, venne affidata la carica di direttore generale: egli, infatti, a partire da quel momento si sarebbe occupato della produzione, della regia o della supervisione ‒ comparendo talvolta anche come attore ‒ delle numerosissime comiche realizzate dalla K. F. C. fino al 1917, prima a Fort Lee (New Jersey) e poi, dal settembre del 1912, negli studi di Edendale in California.Il primo film prodotto fu Cohen collects a debt (1912) di Sennett, che ottenne un ampio successo di pubblico, ma che la critica trovò insensato e volgare, un giudizio che anche in seguito sarebbe stato spesso attribuito alle comiche Keystone. Presentando tutte le caratteristiche costitutive della slapstick comedy (v. commedia), la comicità dei prodotti della K. F. C. era, infatti, di grana grossa: torte in faccia, inseguimenti in auto, sedie che si sfasciano quando qualcuno ci si siede, impalcature che cadono, ossia tutto quanto può produrre una nutrita e clamorosa serie di ruzzoloni e capitomboli. Nello stesso tempo in questi film si respirava un'atmosfera gioiosamente eversiva, motivata da una sorta di scanzonato, beffardo disprezzo dell'ordine e dei suoi rappresentanti: tra le creazioni più famose della casa di produzione va annoverata quella dei Keystone Kops, gli scombinati poliziotti che fanno regolarmente la figura degli inetti, presi per il naso e derisi da furfanti e ragazzini. Altrettanto famose divennero le Bathing beauties, le belle ragazze in costume da bagno che suscitarono allora non poco scandalo. Allievo di David W. Griffith, inoltre, Sennett sapeva quanto fosse fondamentale il contributo del montaggio nella scansione delle cadenze narrative di un film e decise perciò di imprimere alle comiche della K. F. C. un ritmo frenetico, vertiginoso, basato su una successione ininterrotta di gag. Naturalmente questo ritmo serrato prevedeva il contributo di interpreti di prim'ordine, non soltanto per quanto riguardava le doti acrobatiche (spesso i numeri comici mettevano a repentaglio l'incolumità fisica degli attori), ma anche per la capacità di padroneggiare alla perfezione i tempi serrati dello slapstick. E alla K. F. C. debuttarono o vennero resi famosi numerosissimi attori, tra i quali il lunare Roscoe 'Fatty' Arbuckle, grassone dalla faccia da bambino e dalle movenze sorprendentemente agili, Fred Mace, Ben Turpin, Harold Lloyd, Buster Keaton e, nel 1914, Charlie Chaplin, proprio agli inizi della sua carriera hollywoodiana. La brevità della sua permanenza ‒ appena undici mesi ‒ si spiega con il fatto che egli non si trovava per nulla a suo agio con i ritmi produttivi e narrativi della casa di produzione, convinto com'era che le gag necessitassero di una preparazione più accurata e di uno sviluppo temporale più ampio. Nondimeno Chaplin ebbe la possibilità di scrivere e dirigere più di venti dei trentacinque film in cui comparve come attore, riu-scendo così a mettere a punto i tratti principali del personaggio che lo avrebbe poi reso celebre.I film della K. F. C. ottennero un vastissimo successo commerciale: nel periodo che va dal 1912 al 1916 ne vennero prodotti circa cento all'anno, spesso privi di copione e per lo più di uno o due rulli ciascuno, anche se non mancarono progetti più ambiziosi, come Tillie's punctured romance (1914; Il fortunoso romanzo di Tillie), primo lungometraggio comico statunitense, interpretato da Marie Dressler, Charlie Chaplin e Mabel Normand e diretto da Sennett. Nel luglio del 1915 il marchio della K. F. C., trasformato in Sennett-Keystone Comedy Features, venne rilevato dalla Triangle Film Corporation di Harry A. Aitken, di cui Kessel divenne tesoriere, e Baumann e Sennett (insieme a Griffith e Ince) vicepresidenti. Nel 1917, però, Sennett, rinunciando a ogni pretesa commerciale sulla K. F. C., accettò la lusinghiera offerta economica di Adolph Zukor e passò alla Paramount Pictures Corporation: da quel momento non si sentì quasi più parlare della compagnia, che terminò infatti la sua attività in quello stesso anno. Sulle comiche K. F. C., in gran numero andate perdute, calò per molto tempo un velo di silenzio. Il merito della loro rivalutazione, nel dopoguerra, va in particolare ai teorici del Surrealismo cinematografico, che rimasero favorevolmente colpiti dal ritratto di un mondo anarchico e dinamico, indifferente a tutte le leggi, compresa quella di gravità. "L'inverosimile ‒ scrive Ado Kyrou in Le surréalisme au cinéma (1963, p. 95) ‒ regna sovrano, la fantasia più sfrenata fa ridere la gente. Mack Sennett usa il sifone del selz per ridicolizzare irrimediabilmente un mondo che non si sapeva ridicolo".

Bibliografia

A. Slide, The new historical dictionary of the American film industry, London 1998, ad vocem.

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