Kiribati

Atlante Geopolitico 2015 (2015)

Vedi Kiribati dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016

bandiera
posizione
mappa
Informazioni principali
Dati generali

Kiribati è una repubblica parlamentare indipendente dal 1979 dal Regno Unito, composta da 33 atolli situati nel mezzo dell’Oceano Pacifico, molto distanti tra di loro al punto da estendersi su un’area che è equivalente a tutto il territorio continentale degli Usa. Diverse isole sono disabitate e la maggior parte della popolazione si concentra nella catena dei 16 atolli delle isole Gilbert. Il sistema politico si basa su un modello presidenziale, con un parlamento unicamerale di 45 membri eletto ogni quattro anni. Il presidente, direttamente eletto dai cittadini tra una ristretta rosa di candidati stilata dal parlamento, può ricoprire un massimo di tre mandati e può essere sfiduciato dalla stessa Assemblea. La disposizione geografica del paese fa sì che esso soffra di due problemi strutturali: la mancanza di adeguate infrastrutture di collegamento e la marcata dipendenza dall’estero a livello economico. Il governo delle Kiribati intrattiene ottime relazioni con gli altri paesi che si affacciano sull’Oceano Pacifico (soprattutto Giappone, Australia, Nuova Zelanda e Taiwan), nei confronti dei quali dipende dal punto di vista commerciale e da quello degli aiuti allo sviluppo. A rafforzare l’esposizione del paese verso l’estero si aggiunge un’economia nazionale non particolarmente sviluppata, come dimostra il pil pro capite, tra i più bassi dell’intero continente oceanico. Il settore dei servizi genera più del 65% del pil, mentre l’agricoltura è incentrata quasi esclusivamente sulla coltivazione della palma da cocco, che rappresenta anche il prodotto maggiormente esportato. Gran parte dei redditi nazionali giungono dall’estero, in particolare dalle licenze per l’attività ittica concesse a paesi vicini, dalle rimesse dei lavoratori oltre confine – che rappresentano più di 5 milioni di dollari annui – e dagli aiuti internazionali, che incidono per circa il 20-25% del pil nazionale. L’innalzamento del livello delle acque, legato ai mutamenti climatici, pone una seria minaccia per la sopravvivenza del paese, che risulta tra i territori a più alto rischio. Per questa ragione, il governo si è mostrato molto sensibile alle tematiche del cambiamento climatico e ha partecipato con assiduità e attivismo ai dibattiti all’interno della Convenzione quadro sul cambiamento climatico della Nazioni Unite (Unfccc). Nel 2009 ha partecipato al Climate Vulnerable Forum, che si è svolto alle Maldive e a cui hanno preso parte anche altri nove paesi ad alto rischio climatico (il cosiddetto ‘V11’). Nel 2010 ha ospitato la Conferenza sul cambiamento climatico a Tarawa. I temi della sostenibilità hanno caratterizzato la lunga presidenza di Anote Tong, eletto nel 2003 e riconfermato nel gennaio 2012, al suo terzo e ultimo mandato.

Politica
Economia
TAG

Oceano pacifico

Palma da cocco

Nuova zelanda

Isole gilbert

Nazioni unite