Lorenz, Konrad Zacharias

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Etologo austriaco (Vienna 1903 - Altenberg, Austria, 1989). Direttore dal 1950 dell'Istituto di fisiologia del comportamento del Max-Planck-Institut di Seewiesen (Baviera), studiò il comportamento degli animali recando contributi di grande importanza all'etologia (di cui è considerato il fondatore) e alla psicologia comparata, specialmente per quanto riguarda la distinzione tra comportamenti istintivi e comportamenti acquisiti. Nel 1973 ricevette il premio Nobel per la medicina o fisiologia insieme con K. V. Frisch e N. Timbergen.

Vita

Appassionato fin dalla prima giovinezza allo studio del comportamento animale, iniziò studi biologici alla Columbia University di New York, per poi laurearsi a Vienna in medicina nel 1928 e in filosofia nel 1933. Nel 1937 ottenne la libera docenza in anatomia comparata e in seguito fu professore di psicologia comparata a Königsberg dal 1940. Passato dal 1951 al Max Planck Institut, fu nominato nel 1961 direttore dell'affiliato istituto per la fisiologia del comportamento a Seewiesen (Monaco di Baviera), che divenne attivo centro di formazione. Nel 1973, dopo aver ricevuto il premio Nobel, lasciò Monaco e passò a dirigere il reparto di sociologia animale all'Istituto per la ricerca sul comportamento dell'Accademia austriaca delle scienze.

Opere e pensiero

Ha studiato il comportamento di vari animali, in particolare delle anatre, recando contributi alla etologia e alla psicologia comparata, specialmente per quanto riguarda la distinzione tra meccanismi innati, che possono rimanere inutilizzati fino a che uno specifico evento stimola per per la prima volta quel comportamento, e comportamenti acquisiti. Per questi ultimi ha stabilito il periodo in cui l'animale è sensibile agli stimoli esterni, che producono impressioni (imprinting) determinanti e decisive per le sue reazioni future. In particolare studiò il fenomeno relativamente ai piccoli delle anatre, verificando che essi tendevano ad attaccarsi affettivamente a una madre di specie diversa se venivano da essa accuditi subito dopo la nascita. Fra le opere: Er redete mit dem Vieh, den Vögeln, und den Fischen, Vienna 1949 (trad. it. L'anello di re Salomone, 1967, 19752), in cui narra in modo avvincente le sue prime esperienze con gli animali; So kam der Mensche auf dem Hund (1950; trad. it. 1977), sull'evoluzione del rapporto tra l'uomo e il cane; Das sogenannte Böse (1963; trad. it. 1969), le cui tesi sull'esistenza di meccanismi istintivi dell'aggressività hanno suscitato vivaci critiche da parte di studiosi a indirizzo behaviorista; Evolution and modification of behaviour (1965; trad. it. 1971), una rigorosa puntualizzazione teorica in risposta alle critiche suscitate dall'opera precedente; Die acht Todsünden der zivilisierten Menschheit (1973; trad. it. 1974) e Die Rückseite des Spiegels (1973; trad. it. 1974), in cui ha riesaminato l'etologia umana individuando fenomeni biosociali in cui egli avverte una minaccia alla sopravvivenza stessa dell'umanità; Vergleichende Verhaltensforschung. Grundlagen der Ethologie (1978; trad. it. 1980); Das Jahr des Graugans (1979); Der Abbau des Menschlichen (1983; trad. it. 1984).

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