AKSAKOV, Konstantin Sergeevič

Enciclopedia Italiana (1929)

AKSAKOV, Konstantin Sergeevič

Ettore Lo Gatto

Scrittore russo, figlio dell'autore della Cronaca familiare, nato nel 1817, morto nel 1860. Fu il capo del movimento slavofilo. Fin dagli anni universitarî entrò a far parte del famoso circolo letterario politico di Stankevič (v.) dove si incontrò con Herzen, Belinskij, Botkin, Turgenev, Katkov, ecc. Il suo hegelismo lo allontanò da Herzen e Belinskij e lo avvicinò agli slavofili Chomjakov e Kireevskij). La sua attività letteraria fu molto varia: scrisse fra l'altro versi e drammi di soggetto storico, e compose studî storici notevoli sui fondamenti della sua dottrina slavofila.

Le sue idee intorno al popolo russo e ai rapporti di questo con lo stato, sono esposte in un memoriale, che fu presentato all'imperatore Alessandro II ed ebbe a suo tempo grande importanza. L'organizzazione statale russa vi appare fondata sui seguenti principî: al governo (monarchico) un potere illimitato politico, statale; al popolo piena libertà morale, di pensiero e di parola. Può accadere tuttavia che questi principî vengano violati da ambedue le parti: la violazione da parte del popolo porta alla corruzione morale, la violazione da parte del governo al dispotismo. Da ciò il programma pratico: piena libertà di parola orale e scritta sempre e dovunque, e assemblea popolare (Zemskij Sobor) nei casi in cui il governo voglia conoscere l'opinione del paese.

Eizioni: Opere complete, 1875-1880; una traduz. tedesca di frammenti in Russische Fragmente, editi da F. Bodenstedt, II, Lipsia 1862.

Bibl.: Vengerov, A. K. S., in Kritiko-biografičeskj Slovar, Pietroburgo 1889, con abbondante bibliografia; T. Masaryk, La Russia e l'Europa (traduzione E. Lo Gatto), Roma 1923; I. E. Radlov, Storia della filosofia russa (traduzione E. Lo Gatto), Roma 1925; B. Jakovenko, Filosofi russi, Roma 1927.

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