La Repubblica Turca di Cipro Nord

Atlante Geopolitico 2013 (2013)

La Repubblica Turca di Cipro Nord (Kktc) è l’entità statale nata de facto, a seguito della proclamazione d’indipendenza del 15 novembre 1983, nella parte settentrionale dell’isola, occupata militarmente dalle Forze armate turche nel 1974.

La Kktc è riconosciuta internazionalmente dalla sola Turchia, mentre beneficia dello status di osservatore presso l’Organizzazione della conferenza islamica e gestisce una serie di uffici di rappresentanza in numerosi paesi – tra cui i principali paesi europei, gli Stati Uniti e la Cina. La Kktc partecipa inoltre ai lavori dell’Economic Cooperation Organization, composta da Turchia, Pakistan, Iran, Afghanistan, Azerbaigian e dalle repubbliche centro-asiatiche – ad eccezione del Turkmenistan.

La costituzione, approvata per referendum nel maggio 1985, istituisce un sistema semipresidenziale. Il presidente, capo dello stato, viene eletto direttamente con un mandato quinquennale, al pari del parlamento unicamerale, composto da 50 membri. La vita politica dell’entità nord-cipriota è stata dominata per quasi un trentennio dalla figura di Rauf Denkta, presidente dello Stato Federato Turco di Cipro dal 1976 al 1983 e successivamente presidente della Kktc fino al 2005, anno in cui rinunciò a candidarsi per un ulteriore mandato. Dopo la fase dominata dal socialista Mehmet Ali Talat, grazie al quale sembrava si potessero riavviare con successo i negoziati per la riunificazione dell’isola, nel 2010 è stato eletto nuovamente un nazionalista, Dervis¸ Erogˇlu, leader del Partito d’unità nazionale, formazione conservatrice e tradizionalmente favorevole alla partizione dell’isola.

La Kktc è abitata, secondo il censimento del 2006, da circa 260.000 abitanti di origine turca, di cui, secondo le statistiche ufficiali della Repubblica di Cipro, circa 160.000 sarebbero immigrati dalla Turchia e definiti ‘coloni illegali’ dai Greco-ciprioti; le informazioni fornite dalla Kktc riportano invece la stessa cifra totale, ma differiscono circa il dato sui cittadini nati a Cipro, che sarebbero invece quasi 150.000.

Il sostegno della Turchia è di fondamentale importanza tanto per le politiche di sicurezza quanto per l’economia nord-cipriota. La Kktc ha un pil dichiarato pari a 3,7 miliardi di dollari (2010) e si basa in maniera preponderante sul settore dei servizi, che contribuiscono all’economia per circa il 70% del totale. L’industria rappresenta circa il 22% del pil, mentre il restante 8% è costituito dall’agricoltura. La moneta che circola nella Kktc, a ulteriore riprova dell’influenza della Turchia, è la lira turca. Allo stesso modo, l’economia della Kktc è fortemente dipendente dagli aiuti forniti da Ankara, dal momento che, a livello commerciale, vi è un vero e proprio blocco di fatto da parte di tutti gli altri attori internazionali, in virtù del mancato riconoscimento dell’entità come stato indipendente. La Turchia, non a caso, fornisce circa il 60% dei prodotti importati e assorbe oltre il 40% delle esportazioni. Oltre a costituire un problema dal punto di vista politico e diplomatico, tale situazione rappresenta un freno oggettivo anche allo sviluppo e alla crescita economica di Cipro e di tutta la regione del Mediterraneo orientale. Una fonte di reddito, che allo stesso tempo ha incrementato le entrate turistiche negli ultimi anni, deriva per la Kktc dal gioco d’azzardo. Sebbene non esistano statistiche ufficiali al riguardo, si ritiene che ciò abbia contribuito all’aumento del flusso turistico verso la Kktc, che ha raggiunto un livello annuo di quasi 400.000 visitatori. Una delle controversie maggiori e ancora irrisolte tra la Repubblica di Cipro e la Kktc riguarda la questione delle proprietà, che coinvolge circa 200.000 ciprioti, per la maggior parte Greco-ciprioti. Il mancato accordo circa i termini e le condizioni di restituzione di tali proprietà ai rifugiati (compensazioni o ri-occupazione delle abitazioni) costituisce uno degli ostacoli principali al raggiungimento di un accordo che ponga fine alla divisione dell’isola.

Nonostante la Kktc abbia una propria forza di coscritti, la sicurezza dell’entità nord-cipriota è garantita dallo stazionamento sul suo territorio di truppe turche, la cui entità è stimata da Unificyp in 25.000 unità.

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