LANCASTER

Enciclopedia Italiana (1933)

LANCASTER (A. T., 47-48)

Wallace E. WHITEHOUSE
*
Reginald Francis TREHARNE

Città dell'Inghilterra e capoluogo del Lancashire; è posta sopra un'altura lungo la riva meridionale dell'estuario del fiume Lune, a circa 4,8 km. dalla Baia di Morecambe, sulla costa nord-occidentale dell'Inghilterra. Il luogo fu abitato da tempo assai antico e durante scavi o lavori edilizî furono trovati molti avanzi romani. La chiesa parrocchiale della Madonna (St Mary) fu fondata nel 1094; e alla fine del secolo successivo Lancaster ricevette la sua prima franchigia cittadina; la città risentì poi delle complicate vicende dei cosiddetti Borders o marche tra l'Inghilterra e la Scozia, e fu infatti varie volte incendiata da invasori scozzesi. Nel 1322 il castello fu assai danneggiato da Roberto Bruce; esso, modernizzato, è ora castello reale. Numerosi benefattori hanno donato alla città terreni a uso di ricreazione pubblica e edifici di pubblica utilità. Durante il sec. XVIII e al principio del XIX Lancaster mantenne un attivo commercio con le Indie Occidentali; attualmente il movimento portuale è insignificante e la banchina di S. Giorgio è stata ridotta a passeggiata pubblica; al Glasson Dock, 8 km. dall'estuario della Lune, possono approdare navi di 600 tonn. (inglesi). La grande linea ferroviaria della costa occidentale e le vie ordinarie provenienti da Carlisle attraversano Lancaster, e queste, insieme con le eccellenti comunicazioni verso Est, ne hanno fatto un importante centro commerciale e turistico.

Nell'ultimo trentennio, sono stati introdotti molti miglioramenti nel sistema stradale, adattandolo ai moderni mezzi di trasporto e nuove industrie (acetati di cellulosio, seta artificiale, tappeti) si sono aggiunte alle precedenti (linoleum, stampa di cotonine). La popolazione di Lancaster, che è in continuo aumento, ammonta a 43.396 abitanti.

Storia. - Dopo la caduta del dominio romano e l'invasione dei Sassoni, con la vittoria di Chester (613) tutto il paese a S. del fiume Ribble fu conquistato da Etelfredo, re di Nortumbria, mentre la parte a nord venne a costituire il regno di Egfrido. Sopravvenuta l'invasione danese, tutto il Lancashire cadde con la pace di Wedmore (878), in mano ai nuovi dominatori e solo verso la prima metà del sec. X i re inglesi poterono riconquistare il territorio tra il Ribble e il Mersey che, con la conquista normanna, fu concesso da Guglielmo il Conquistatore a Ruggero di Poitou. Ma ai primi del 1000 veniva conquistato dai re normanni tutto il territorio del Lancashire nel quale Enrico I nel 1118 creò l'onore di Lancaster per suo nipote Stefano che divenne più tardi re. Nel 1267 Enrico III eresse l'onore di Lancaster in contea palatina per suo figlio Edmondo che era già conte di Chester e di Derby. Da lui ebbe origine la casa di Lancaster, che dominò la regione finché, dopo la guerra delle Due rose, trasmise i suoi diritti ai Tudor.

Così il ducato e la contea politica di Lancaster costituì un dominio della corona inglese e ha conservato fino al presente un'amministrazione autonoma. Di questi stretti legami con la monarchia la regione diede prova con l'attaccamento che mostrò al partito realista e conservatore nelle rivoluzioni del 1641 e del 1715.

Ecclesiasticamente in origine il Lancashire apparteneva al vescovato di York, ma nel 1541 fu creata la diocesi di Chester e nei tempi moderni Liverpool, Manchester e Blackburn divennero sede di tre arcivescovati.

La contea di Lancaster. - La contea di Lancaster (Lancashire) si estende lungo la costa nord-occidentale dell'Inghilterra, e consiste di due parti separate e dissimili, di cui la più vasta è a S. La parte settentrionale è nota di solito come Furness e confina a NO. con il Cumberland, a N. e a E. con il Westmorland. La parte più ampia confina a N. con il Westmorland, a E. con l'Yorkshire e a S. con il Cheshire. Il Furness fa parte della regione dei laghi (Lak District) e comprende parte del lungo e nastriforme Lago Windermere, intensamente modellato dai ghiacci. Nella parte settentrionale è la sua massima elevazione, l'Old Man (803 m.), presso Coniston, costituita da rocce vulcaniche ordoviciane. Il Furness meridionale è un bassopiano; il suolo è composto di calcare carbonico (con importanti filoni di ematite rossa che alimentano ferriere e acciaierie) e arenaria recente rossa. Nella parte montuosa si allevano ovini ed è sviluppata l'industria turistica. Le città principali sono: Barrow, Dalton e Ulverston.

La parte meridionale e più vasta del Lancashire ha una costa molto frastagliata, con lunghi promontorî che limitano gli estuarî dei fiumi, dei quali i principali sono, da N. a S.: quello della Lune, presso cui sorge Lancaster; della Wyre con Fleetwood sulla estremità del promontorio; della Ribble, con Preston in fondo all'estuario e quello della Mersey con Liverpool all'inizio dello estuario. Sulla costa, Morecambe, Blackpool e Southport sono luoghi di villeggiatura. Il confine orientale con lo Yorkshire è molto irregolare. La parte sud-occidentale del Lancashire comprende una grande estensione pianeggiante, mentre a E. si elevano i Monti Pennini, una propaggine occidentale dei quali è stata divisa in due parti dalla Ribble: la parte meridionale (Foresta di Rossendale) è nel Lancashire, la settentrionale invece (Foresta di Bowland) tra la Ribble e la Lune, è quasi tutta compresa nello Yorkshire. Arenarie permiche e rocce triassiche accompagnano il corso della Mersey da Manchester a Liverpool e orlano la costa verso N. fino all'estuario della Lune. Il bacino carbonifero del Lancashire, ricco e densamente popolato, benché non continuo, si stende da Blackburn e Burnley a N. fino a Saint Helens e quasi alle porte di Manchester a S. Anche una piccola parte del bacino carbonifero di Ingleton (Yorkshire) si estende nella regione. Le altre formazioni geologiche sono calcare carbonico e arenaria. Quest'ultima forma alti moorlands a E. di Lancaster, nell'alto (Upper) Ribblesdale a E. di Clitheroe e nel triangolo che ha per vertici Blackburn, Bolton e Rochdale. Sebbene gran parte della pianura, essendo stata prosciugata, sia fertile e possa produrre grano e patate, la maggiore attività rurale è di tipo pastorizio, causa la grande richiesta di latticinî da parte dei distretti industriali. Nei moorlands è importante l'allevamento degli ovini. Il Lancashire meridionale è la più importante sede dell'industria cotoniera del mondo e il commercio si concentra in Manchester, ma i centri della filatura sono nettamente differenziati da quelli della tessitura. Si lavorano anche altre materie tessili, quali lana, seta, lino, canapa e iuta; la maggior parte del macchinario per le industrie tessili è fabbricato nella contea. Vi sono inoltre importanti vetrerie a Saint Helens e fabbriche di sapone a Warrington. I porti principali sono Liverpool (v.), Manchester (v.); Fleetwood è il principale porto della flotta peschereccia.

L'area dell'intera contea è di 4857 kmq. e la popolazione di 5.039.097 ab. (1931; nel 1921 erano 4.932.951); Liverpool (855,359 ab.), Manchester (766.333 ab.) e Salford (223.442 ab.) hanno privilegi di city: le prime due sono rispettivamente la terza e la quarta città dell'Inghilterra e Galles, quanto a popolazione, in base al censimento del 1931; Salford è unita a Manchester in un unico grande agglomerato urbano; Blackburn, Blackpool, Bolton, Oldham, Preston e Saint Helens hanno tutte popolazione superiore a 100.000 abitanti. Il capoluogo della contea è Lancaster.

I conti e duchi di Lancaster. - La casa di Lancaster ha origine con Edmondo "Crouchback" (il Crociato), secondogenito di Enrico III, nato nel 1245 e re titolare di Sicilia (v.), il quale, dopo la battaglia di Evesham (1265) ebbe la carica di intendente d'Inghilterra (Stewardship), le contee di Derby e di Leicester (che erano state confiscate ai ribelli Roberto Ferrers e Simone di Montfort) insieme con altri beni confiscati, e nel 1267 fu fatto conte di Lancaster. Il suo primogenito Tommaso (nato nel 1277), che gli succedette nel 1296, acquistò le contee di Lincoln e di Salisbury sposando Alice, erede di Enrico di Lacy. Vano, avido, privo di scrupoli, tenne sotto il suo dominio il governo negli anni 1314-1318 e mandò in esilio Despenser (1321); ma il suo govenno ebbe un esito sfortunato e nel 1322 egli fu rovesciato e giustiziato. Suo fratello Enrico (nato nel 1281?) ottenne la contea di Leicester e una parte dei beni di Tommaso (1324). Saggio e moderato, prese parte eminente nella deposizione di Edoardo II (1327); riebbe la contea di Lancaster e gli altri possessi di Tommaso e presiedette il consiglio di reggenza per Edoardo III; ispirò Edoardo nel 1330 a porre fine al malgoverno d'Isabella e di Mortimer, e rimase fino alla sua morte (1345) il decano onorato del baronato inglese. Suo figlio, Enrico, conte di Derby dal 1337, e dal 1345 conte di Lancaster e di Leicester, come governatore dell'Aquitania (1345-47) ristabilì completamente il potere inglese nella Francia meridionale, e si distinse in molte campagne per terra e per mare. Condusse i negoziati per il trattato di Bretigny, eseguì missioni diplomatiche presso molte corti estere, guerreggiò, come crociato, in Palestina, in Spagna e in Prussia. Era il consigliere più fido di Edoardo III; fu creato cavaliere della Giarrettiera (1348) all'inizio di quest'ordine, conte di Lincoln (1349) e duca di Lancaster (1351). La figlia ed erede di lui, Bianca, andò sposa a Giovanni di Gaunt, quarto figlio di Edoardo III (1359); e quando morì Enrico nel 1361, G10vanni fu fatto duca del Lancashire (1362). Il figlio di lui, Enrico di Bolingbroke, conte di Derby, sposò Maria, coerede dei Bohun conti di Hereford, e fu creato duca di Hereford (1397). Fu esiliato nel 1398 da Riccardo II, che gli confiscò i territorî e, quando morì nel 1399 Giovanni di Gaunt, anche le terre di Lancaster. Lo sdegno universale per la tirannia di Riccardo diede la possibilità a Enrico di ritornare, di rovesciare Riccardo e di farsi proclamare re sotto il nome di Enrico IV (1399). Il conte di March, discendente del terzo figlio di Edoardo III, aveva maggiori diritti di lui alla corona; ma Enrico stabilì la dinastia di Lancaster per il diritto di conquista e per l'approvazione del parlamento.

Questa dinastia, che durò solo sino al 1471, nelle persone di Enrico IV; Enrico V, Enrico VI, è notevole per il cosiddetto esperimento costituzionale" (non sicuri del loro titolo e dei loro diritti, Enrico e i suoi discendenti dovettero appoggiarsi al parlamento); per la brillante conquista della Francia fatta da Enrico V e per la perdita umiliante di essa subita da Enrico VI; per la rigida ortodossia e la persecuzione dei lollardi, e per la rovinosa guerra civile con la casa di York sotto il regno di Enrico VI (v. rose, guerra delle due).

Bibl.: T. F. Tout, Political History of England, 1216-1377, Londra 1905; C. Oman, Political History of England 1377-1485, Londra 1905; T. F. Tout, The Place of the Reign of Edward II in English History, Manchester 1914.

© Istituto della Enciclopedia Italiana - Riproduzione riservata