Morante, Laura

Lessico del XXI Secolo (2013)

Morante, Laura


Morante, Laura. – Attrice cinematografica (n. Santa Fiora 1956), tra le più dotate del cinema italiano, e tornata a lavorare insieme a Nanni Moretti in La stanza del figlio (2001), con l’intensa interpretazione di una madre lacerata dal dolore che le è valsa il David di Donatello, ha poi confermato la sua affinità per ruoli caratterizzati da disagi e lacerazioni interiori in Ricordati di me (2003) di Gabriele Muccino, dove rende con estremo realismo le insoddisfazioni di una moglie tradita. Molto versatile e caratterizzata da un estremo rigore con cui affronta i ruoli più diversi M. ha saputo sostenere non soltanto personaggi inquieti e sofferenti, ma anche ruoli brillanti, alternandoli nel corso della sua prolifica carriera. Ugualmente intensa in Liberate i pesci! (2000) di Cristina Comencini, Un viaggio chiamato amore (2002) di Michele Placido, L’amore è eterno finché dura (2004) di Carlo Verdone, Non aver paura (2005) di Angelo Longoni, Il nascondiglio (2007) di Pupi Avati, La bellezza del somaro (2010) di Sergio Castellitto, si è guadagnata anche la stima internazionale con film quali The dancer upstairs (2002; Danza di sangue – Dancer upstairs), esordio registico di John Malkovich, e Cœurs (2006) di Alain Resnais.

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