Le province europee dell'Impero romano. Le province danubiano-balcaniche. Pannonia: Carnuntum

Il Mondo dell'Archeologia (2004)

Le province europee dell'Impero romano. Le province danubiano-balcaniche. Pannonia: Carnuntum

Luca Bianchi

Carnuntum

Fortezza legionaria e insediamento romano sul Danubio, fra Petronell e Bad Deutsch Altenburg, circa 40 km a est di Vienna, è il più importante sito archeologico dell’Austria; rientra nella zona distaccata dal Norico e fu assegnato alla Pannonia nel 14 d.C.

Il nome è illirico; la località era un centro dei Boi ancora formalmente indipendente nel 6 d.C., quando fu scelta da Tiberio come base delle operazioni contro Maroboduo. Con il passaggio alla Pannonia vi fu acquartierata la legio XV Apollinaris e la fortezza, ricostruita di pietra a partire dall’età traianea, divenne uno dei capisaldi del limes danubiano. Lo sviluppo della vita civile fu favorito dalla posizione del luogo, all’incrocio fra i due assi dell’arteria danubiana e della grande strada commerciale che collegava l’Adriatico al Danubio attraverso le Alpi orientali. Presso la fortezza si formarono due centri urbani, il primo dalle canabae (abitazioni in origine precarie, per operatori civili di vario genere che seguivano l’esercito), nell’area di Bad Deutsch Altenburg, il secondo più a ovest in quella di Petronell, dov’era stata trasferita la popolazione indigena dopo l’evacuazione dell’oppidum, localizzato sul Braunsberg (punta orientale del massiccio di Hainburg). L’abitato di Petronell fu eretto a municipio da Adriano, probabilmente durante il suo giro d’ispezione nelle province danubiane (124 d.C.); l’altro insediamento, più vicino al castrum, rimase invece sotto la giurisdizione militare fino al 194 d.C., quando fu creata la colonia che li comprese entrambi. In età traianea, con la suddivisione amministrativa della Pannonia, C. divenne capoluogo della provincia Superiore e residenza del legato imperiale, mentre la legio XV Apollinaris fu definitivamente sostituita dalla XIV Gemina.

La località è stata teatro d’importanti avvenimenti storici: punto di partenza della spedizione di Marco Aurelio durante le guerre marcomanne e suo quartier generale negli anni 172-174 (fu qui che l’imperatore scrisse il II libro dei Pensieri), vide successivamente l’acclamazione imperiale di Settimio Severo da parte delle legioni pannoniche e il convegno fra Massimiano, Galerio e Diocleziano che preparò l’istituzione della quarta Tetrarchia (308 d.C.). Nel 375 vi soggiornò Valentiniano I, impegnato contro i Quadi, ma la città era in completa decadenza; alla dominazione romana misero fine le invasioni germaniche del 395. Il castrum aveva un perimetro irregolare a losanga, in parte determinato dalla configurazione del terreno. Non corrisponde a quello di Tiberio (non identificabile, mentre è localizzato un castello ausiliario a Petronell) poiché la prima fase di terra e legno è di epoca flavia. Le mura furono innalzate ai primi del II sec. d.C., le porte rifatte dopo le guerre marcomanne; di quella pretoria non rimangono tracce, le altre erano fiancheggiate da doppie torri e provviste di due passaggi. All’interno sono stati identificati i principia (quartier generale), il pretorio e altri edifici, ma la cronologia è complicata dalle numerose ricostruzioni susseguitesi fino al IV secolo. La via principalis proseguiva all’esterno seguendo il tracciato della strada federale odierna, lungo la quale restano tracce di un’insula suddivisa in diversi ambienti, già interpretata come pretorio, più di recente come santuario di Epona.

Delle canabae sono noti: un edificio termale dalla pianta singolarmente complessa, un foro-mercato con due corti precedute da un portico e provviste di peristilio e fontane, una grotta di Mitra, un grosso santuario di divinità orientali in località Mühläckern, all’estremità occidentale di Bad Deutsch Altenburg. Di questo complesso, che si è sovrapposto ad alcune case dopo la metà del II sec. d.C., facevano parte un tempio principale a tre navate, con banchi sui lati lunghi (forse di Giove Eliopolitano), un Mitreo e altri tempietti e cappelle, su un’area recintata in cui rientrava anche un piccolo edificio termale. Non è stato rintracciato il foro del municipio: l’edificio più importante fra quelli finora scavati a Petronell è il cosiddetto “palazzo”, a nord del Tiergarten, grande complesso polifunzionale gravitante su due cortili di diversa ampiezza, con portici continui sui lati sud ed est. La fronte porticata, a sud, dava accesso a una prima corte bordata da 16 piccoli ambienti, al centro della quale si allineavano trasversalmente tre padiglioni, uno rotondo e due ottagonali. Si pensa che quest’ala del fabbricato, dov’è stata rinvenuta la dedica di un collegium, fosse adibita a edificio commerciale e sede di corporazioni. La corte retrostante, molto più vasta, era in gran parte occupata da un complesso termale, con piscine e ninfei sul lato est e numerose stanze raccolte intorno a un’aula absidata. La fondazione del complesso risale alla fine del II sec. d.C., le terme sono state ristrutturate agli inizi del IV.

A sud del “palazzo”, sui due lati della Schlosstrasse (Spaziergarten), sono state messe in luce tre insulae di un quartiere artigiano, in gran parte ricostruito dopo le guerre marcomanne. Vi si ritrovano le case del tipo provinciale a T, presente anche in altre località della Pannonia, con vestibolo trasversale affacciato su una corte e doppia serie di stanze lungo un corridoio centrale; il vestibolo poteva essere adibito a bottega. Alcune case hanno pitture parietali e pavimenti musivi policromi con motivi ornamentali e geometrici. Immediatamente a nord di questo quartiere si trova un vasto edificio termale, pure decorato da pitture e mosaici; sono attestati anche alcuni Mitrei (uno accertato) e un dolicheno con probabile sala da banchetti annessa, che hanno restituito notevoli sculture; sono inoltre noti un santuario di Silvano e delle Quadrivie e un battistero cristiano del IV secolo, ubicato nell’accesso sud dell’anfiteatro municipale. C. disponeva di due anfiteatri, uno castrense, a est della fortezza, rifatto di pietra alla fine del II sec. d.C.; l’altro, più ampio, di età adrianea, con una capienza di circa 13.000 posti, nel settore meridionale del municipio. Del primo si conservano per l’intero perimetro le fondazioni della cavea, con la loggia del legato riconoscibile nel settore sud, un sacello absidato di Diana- Nemesi a lato dell’accesso ovest, un bacino al centro dell’arena.

Poco a sud dell’anfiteatro municipale sono visibili i ruderi dell’unico monumento conservatosi parzialmente in alzato, la cosiddetta Porta dei Pagani (Heidentor), grandioso tetrapilo di cui rimangono due pilastri troncopiramidali con angoli aggettanti a lesena, collegati da una volta. Doveva trovarsi lungo una via suburbana, sicuramente senza relazione con un incrocio, essendo l’interno occupato da una grande base rotonda. L’altezza della parte superstite al di sopra del fornice autorizza la proposta ricostruttiva di una struttura turriforme, forse con un piano superiore articolato da nicchie per statue. Nella Heidentor si è voluto vedere l’unico arco superstite fra quelli pannonici di Costanzo II; è stata interpretata anche come monumento funerario (il che sembra meno probabile) o monumento commemorativo del convegno tetrarchico. Fuori dalla città, sul Pfaffenberg (punta occidentale dello Hainburg), sorgeva un grande santuario della religione di stato e del culto imperiale, il maggiore della Pannonia; fondato in età adrianea, comprendeva un tempio di Giove con portico antistante fiancheggiato da sale di riunione, un altro tempio più piccolo, un anfiteatro circolare per feste e cerimonie. Il sito ha restituito frammenti di statue e altro materiale scultoreo ed epigrafico. I ritrovamenti di C. sono conservati in massima parte all’Archäologisches Museum Carnuntinum di Bad Deutsch-Altenburg; di particolare rilievo alcuni ritratti imperiali, fra i quali una testa di bronzo di Gordiano III.

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