lecitina (fosfatidilcoline) Denominazione di un gruppo di fosfolipidi, costituiti da glicerolo, acido fosforico, colina e da due residui di acido grasso; in natura si riscontrano solo le α-l., di formula generale
dove R−CO− e R′−CO− sono i due radicali acidi che possono essere saturi (
La l. può essere commerciata come l. naturale, l. sbiancata e l. sbiancata due volte; ognuna di queste forme si suddivide ulteriormente a seconda che presenti consistenza plastica o fluida. Ogni forma è caratterizzata da un differente valore HBL (bilancio idrofilo/lipofilo). La l. di origine vegetale del commercio si ottiene prevalentemente dai semi di soia, come sottoprodotto dell’estrazione dell’olio. È costituita da una miscela di l., cefalina, carboidrati, steroli, fosfoinositidi/">fosfoinositidi ecc. Per le sue proprietà emulsionanti, detergenti, antiossidanti e fisiologiche, è usata in numerose industrie e tra le più diverse: dall’industria alimentare (margarina, gelati, paste alimentari, biscotti, canditi ecc.) a quella dei cosmetici (creme, lozioni, brillantina, saponi ecc.), da quella dei lubrificanti (come disperdente e inibitore) a quella della vulcanizzazione, delle vernici, inchiostri da stampa, oltre che in terapia in sostituzione della l. delle uova. Il suo impiego come additivo alimentare (E322), pur non presentando problemi di tossicità ai comuni livelli di assunzione, è regolamentato in