Led Zeppelin

Enciclopedia dei ragazzi (2006)

Led Zeppelin

Ernesto Assante

I capiscuola dell’hard rock

Rock band inglese attiva tra il 1968 e il 1980, formata da Robert Plant, Jimmy Page, John Paul Jones e John Henry Bonham, i Led Zeppelin vengono unanimemente considerati i più autorevoli tra i precursori del genere heavy metal, creatori di un originale impasto tra hard rock, blues e tradizione folk anglosassone

Le origini

La nascita del gruppo Led Zeppelin nell’estate del 1968 prende vita dallo scioglimento della rock band inglese Yardbirds. Il chitarrista Jimmy Page, che vi era entrato l’anno precedente, dopo l’uscita di Keith Relf, James McCarty e Chris Dreja, sceglie come collaboratori per la nuova band New Yardbirds il bassista John Paul Jones, il cantante Robert Plant e il batterista John Bonham.

I quattro musicisti alla fine del 1968 decidono di cambiare il nome del gruppo in quello di Led Zeppelin, lo storico dirigibile tedesco dell’inizio del Novecento. Forti di una credibilità conquistata nelle rispettive precedenti esperienze musicali, nei primi mesi del 1969 pubblicano l’album Led Zeppelin, con canzoni epiche come Dazed and confused e You shook me, dall’incedere minaccioso, personale reinterpretazione del blues dei Cream e di Jimi Hendrix.

I primi successi

Fin dai primi tempi i Led Zeppelin si guadagnano fama di live band assai valida, tanto più che il secondo album – Led Zeppelin II – viene registrato nelle pause della lunga tournée del 1969. L’impatto è ancora più aggressivo e psichedelico, se non hard nel senso più estremo del termine; ne è un esempio Moby Dick: qui il talento percussivo di Bonham e il massiccio apporto del gruppo fanno di questo brano un passaggio verso quello che sarà conosciuto come heavy metal.

Quando il suono dei Led Zeppelin sta per fossilizzarsi, con Led Zeppelin III (1970) la band affianca all’assalto hard di Immigrant song l’approccio folk di Gallows pole, una ballata britannica del 19° secolo già rivissuta nella rielaborazione blues dell’afroamericano Leadbelly.

Tra misticismo ed esoterismo

Una propensione al misticismo, ai misteri dell’occulto e un interesse per la storia del folk inglese guidano i Led Zeppelin nella registrazione di Led Zeppelin IV, dove compare la ballata The battle of Eversore – in cui Page si cimenta al mandolino – e nella epica Stairway to heaven, manifesto della band alle prese al contempo con delicati arpeggi folk e furiose cavalcate hard rock. Non a caso il gruppo focalizza l’attenzione sulle pratiche esoteriche e sulla dottrina magica dell’occultista Alesteir Crowley, vissuto tra il 19° e il 20° secolo e considerato il precursore del satanismo moderno. L’aura magica che si crea attorno ai Led Zeppelin non fa che aumentarne il fascino.

Nella primavera del 1973 si ha un’ulteriore sterzata nel suono del quartetto: esce l’album Houses of the holy, che contiene curiose digressioni nei generi funk (The crune) e reggae (D’Yer Mak’er), senza però dimenticare la vena acustica (la malinconica e raccolta The rain song). In questo periodo i Led Zeppelin registrano anche al Madison square garden le canzoni che verranno pubblicate nel 1976 nell’album dal vivo The song remains the same e nel film dallo stesso titolo.

La fine improvvisa

Nel 1974 la band interrompe dopo cinque anni l’attività live per la gestione della propria etichetta, la Swan song, per la quale nel 1975 pubblica il doppio album Physical graffiti, che proietta il gruppo verso nuove atmosfere musicali. Kashmir è un ipnotico mantra dove la prepotenza delle percussioni di Bonham si fonde con arrangiamenti ossessivi per archi, mentre altrove l’hard rock si fonde con il funk (come in Custard pie). Il successivo album Presence, del 1976, si pone nel solco del precedente senza replicarne la grandezza. Tra il 1975 e il 1977 Plant vive due drammi che rallentano la corsa del gruppo: un incidente automobilistico e la morte del figlio di sei anni Karac.

Dopo due anni, nel 1979 esce l’album In through the out door, dalle sonorità più pop e che risulta il meno felice della band. Nel settembre del 1980 John Bonham muore dopo una notte di eccessi alcolici. La formazione tre mesi dopo decreta la fine della propria storia. Nel 1982 esce Coda, raccolta di materiale inedito registrato tra il 1969 e il 1978.

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