BENEVOLO, Leonardo

Enciclopedia Italiana - V Appendice (1991)

BENEVOLO, Leonardo

Vittorio Franchetti Pardo

Architetto e storico dell'architettura, nato a Orta (Novara) il 25 settembre 1923. Si è laureato in architettura a Roma e subito dopo ha iniziato la sua attività universitaria e professionale. Ha insegnato nelle università di Roma, Firenze, Venezia e Palermo e ha tenuto corsi presso università estere (in particolare negli Stati Uniti e in Giappone). Nel 1976, da molti anni titolare della cattedra di Storia dell'architettura, ha lasciato l'università. Fin dagli anni Cinquanta è tra i protagonisti della cultura architetto nico-urbanistica italiana e internazionale. La sua vasta opera si è contemporaneamente esplicata sul piano operativo-professionale e su quello della ricerca e dell'impegno critico e storiografico.

Spiccano, tra le molte sue opere, la Storia dell'architettura moderna (1960) e la Storia dell'architettura del Rinascimento (1968), entrambe più volte ristampate e tradotte in molte lingue. A queste si aggiungono le successive Storia della città (1975) e Storia della città orientale (1988) nonché altre opere a carattere saggistico e didattico. Ricchissima e articolata è poi la produzione di scritti su quotidiani e periodici, italiani ed esteri, in parte raccolti in Le avventure della città (1979) e in La città e l'architetto (1984).

La sua collocazione culturale e professionale, in linea con i princìpi e le tematiche del Movimento Moderno in architettura, lo hanno condotto fin dall'inizio ad analizzare e studiare la problematica dei rapporti tra le esigenze della città e dell'architettura moderna e quelle connesse con la conservazione e il recupero dei ruoli dei centri storici. La sua adesione negli anni Cinquanta al gruppo romano della APAO (Associazione Per l'Architettura Organica), l'opera di rilancio, intrapresa con I. Insolera e con A. Cederna (con i quali resterà poi sempre in contatto), dell'associazione Italia Nostra, la partecipazione attiva ai congressi fondativi dei princìpi della conservazione e del restauro dei ''centri storici'', sono sue significative tappe culturali e di impegno operativo.

Tra le sue più importanti realizzazioni vanno segnalati: il progetto di concorso per la sistemazione dell'area di S. Giuliano a Venezia; il progetto e la realizzazione dell'area fieristica di Bologna (in collaborazione con T. GiuraLongo e C. Melograni); lo studio analitico sul tessuto edilizio del centro storico di Bologna, quale premessa al successivo piano particolareggiato da elaborarsi da parte dell'amministrazione comunale cittadina. Particolare rilievo assumono poi le iniziative sviluppate dagli anni Settanta in avanti. Tra queste: il progetto per il quartiere residenziale S. Polo a Brescia (1973), realizzato a partire dal 1975; le proposte per la sistemazione dell'area archeologica centrale di Roma in affiancamento con la Soprintendenza (1985-88); il piano particolareggiato per il centro storico di Palermo (in collaborazione con Insolera e P. L. Cervellati) su incarico dell'amministrazione comunale palermitana (1988-89).

Bibl.: Per il quartiere S. Polo di Brescia si veda: Brescia Moderna. Catalogo della Mostra, Brescia 1981.

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