DE LORENZO, Leonardo

Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 38 (1990)

DE LORENZO, Leonardo (Vincenzo Leonardo)

Mauro Bucarelli

Nacque a Viggiano (Potenza) il 29 ag. 1875, da Vincenzo e da Stella Vincenza Alberti.

All'età di otto anni intraprese lo studio del flauto sotto la guida di G. Nigro, poi dal 1885 fu allievo per due anni di A. Pagnotti, uno dei migliori discepoli di A. Krakamp. Malgrado la sua ferma determinazione nel diplomarsi al conservatorio S. Pietro a Maiella di Napoli, all'età di 16 anni fu costretto a interrompere gli studi per procurarsi un lavoro, e agli inizi del 1892 emigrò negli Stati Uniti d' America.

Nei primi anni del suo soggiorno dovette accettare i lavori più diversi, vivendo in gravi ristrettezze economiche. Resosi conto che la città di New York non gli offriva buone opportunità, si trasferì a Cerulean Spring nel Kentucky, lavorando in gruppo con altri musicisti in locali notturni. Per quattro anni il D. dovette adattarsi a questo genere di lavoro finché nel 1896 fu richiamato in Italia per il servizio militare: arrivato con tre giorni di ritardo e condannato dalla corte marziale, in conseguenza dell'amnistia concessa dal re Umberto I per le nozze del figlio, fu assegnato in forza alla banda militare di Alessandria. Il direttore, colonnello G. Moranzoni (il cui figlio sarà maestro d'orchestra al Metropolitan di New York), apprezzò la grande sensibilità musicale del D. e gli concesse diversi privilegi, tra cui quello di esibirsi nella locale orchestra dei teatro dell'Opera e di partecipare a serate musicali in casa Moranzoni, interpretando musica da camera.

In questo periodo il D. incominciò a studiare composizione: le sue prime opere confluirono più tardi in un importante lavoro Nove studi artistici per flauto. Sempre durante il servizio militare entrò in contatto col compositore E. Köhler: l'occasione del primo rapporto epistolare fu l'entusiastico commento che il D. invio a Köhler riguardo ai suoi Trenta studi per il virtuosismo op. 75, studi che il D. spesso inserirà nei propri concerti.

Finito il servizio militare, dopo un anno il D. si imbarcò per il Sudafrica, diretto a Johannesburg per motivi di lavoro, ma a causa della guerra anglo-boera fu obbligato a fermarsi a Cape Town, dove gli furono offerti l'incarico di formare un gruppo di allievi e il posto di primo flauto nella Symphony Orchestra diretta da D. Dowling. Nel 1904 entrò in rapporto d'amicizia col noto flautista olandese E. de Jong, che si trovava in tournée in Sudafrica: fu proprio l'anziano flautista che, conosciute le composizioni del D., lo spinse a intraprendere lo studio della composizione, invitandolo a recarsi in Inghilterra dove avrebbe potuto suonare per la sua orchestra. Ma il D. non lasciò il Sud Africa che nel 1907: compiuta. una breve tournée in Inghilterra e Francia, si fermò a Milano, dove conobbe A. Zamperoni, il veterano dei flautisti italiani, prodigo di consigli. Quindi si recò a Napoli, avendo deciso di studiare composizione al suo conservatorio. Si dedicò totalmente allo studio e divenne allievo di C. De Nardis: poté così impadronirsi velocemente di quqlle cognizioni che riteneva necessarie alla, sua formazione.

Nel novembre del 1909 partì nuovamente per gli Stati Uniti, sicuro questa volta di poter ottenere i meritati riconoscimenti; appoggiato dall'amico C. Wehner, fu scelto quale primo flautista della New York Philharmonic Orchestra, quindi divenne primo flauto insieme a W. Barrère della New York Symphony Orchestra. In questo periodo dedicò gran parte del suo tempo alla composizione, ottenendo riconoscimenti importanti. Nel 1914 lasciò New York per entrare a far parte della Minneapolis Symphony Orchestra, dove fu primo flauto per cinque anni e dove conobbe e sposò nel 1916 una pianista di talento, Maude Peterson. Raggiunta ormai la notorietà e apprezzato in tutte le sale di concerto americane, il D. compì diverse tournées come solista anche in Europa sostando in Italia, Germania e Inghilterra. Ascoltato durante un concerto dal direttore della Los Angeles Symphony Orchestra, A. Tandler, fu da lui scelto come primo flauto per la stagione concertistica 1919-20. Nel 1921 passò alla Los Angeles Philharmonic Orchestra: quindi nel 1923 si recò a Rochester per entrare a far parte della Rochester Philharmonic, ottenendo più tardi la cattedra per l'insegnamento di flauto presso la Eastman School of Music.

Dopo dodici anni. nel 1935, il D. si ritirò in California, dedicandosi principalmente alla composizione, scrivendo lavori didattici, musica per strumenti a fiato, musica da camera: senza mai raggiungere punte d'alta originalità, la sua ricerca musicale non assurse a livelli d'arte. Le sue composizioni per flauto sono piacevoli opere da salotto, facilmente godibili, talune apprezzate dai virtuosi, ma la parte più valida del suo lavoro rimane l'opera di carattere didattico che ebbe subito una buona diffusione.

Il D. morì a Palos Verdes, in California, nel 1953.

Delle sue composizioni ricordiamo: Nove studi artistici per flauto (Lipsia s.a.), L'indispensabile. Modern school of perfection for flute (pubblicato a New York nel 1911, è il suo lavoro didattico più diffuso, comprendente una raccolta di centouno studi); inoltre, per lo più inediti: Idue virtuosi, studi difficili in forma di duetto; L'arte moderna del Preludio (75 cadenze originali per flauto solo), due Divertimenti per flauto, fagotto e clarinetto; Itre virtuosi, capriccio per tre flauti; Iseguaci di Pan, capriccio fantastico per quattro flauti; Concerti originali per piano e flauto; Suite moderna per due flauti, Divertimento flautistico per cinque flauti, molti brani per piano e flauto (Valse da concerto, Saltarello, Rondinella, ecc.). Ha inoltre scritto un libro di didattica The flautist in the modern orchestra, New York s. d.

Fonti e Bibl.: World Biography, 1948 (Biogr. Encycl. of the World), s.v.. L. De Lorenzo; Mycomplete story of the flute, New York 1951, pp. 174-79.

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