Leóni, Leone. - Scultore e medaglista (Menaggio1509 - Milano1590); come medaglista, rivelò un fine senso pittorico, unito a forti qualità ritrattistiche: medaglie dell'Aretino (1537), Carlo V, Filippo II, Maria d'Ungheria, ecc. Nelle opere di scultura risentì anche dell'influsso di Michelangelo e del Sansovino: statua di Filippo II (1551); gruppo di Carlo V e il Furore (Madrid, Prado, fuso nel 1551); monumento di Ferrante Gonzaga (1557-64) a Guastalla; monumento a Gian Giacomo Medici (1560-63) nel duomo di Milano. Negli ultimi anni lavorò all'Escorial.
Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 64 (2005)
Nacque nel 1509, ad Arezzo o nei suoi dintorni, da Giovambattista. Sono ignoti sia il nome della madre sia quello del maestro presso cui il LEONI, Leone si formò come scultore. Sposò Diamante Martini, dalla quale ebbe due figli, Pompeo e Cinzia (che in seguito andò in moglie all'intagliatore Giovambattista ...
Scultore e medaglista, nato nel 1509 a Menaggio (Como) da padre aretino, morto a Milano nel 1590. Medaglista, rivelò un fine e delicato senso pittorico nella medaglia dell'Aretino, modellata nel 1537; nettezza, precisione, sicurezza incisiva, forti qualità ritrattistiche, si ammirano poi nelle medaglie ...
leóne (ant. e poet. lióne) s. m. [lat. leo -ōnis, ant. prestito del gr. λέων]. – 1. a. Carnivoro della famiglia felidi (lat. scient. Panthera leo), che vive nelle savane africane a sud del Sahara e, con una piccola popolazione, in India; di grandi dimensioni...
melior est canis vivus leone mortuo ‹mèlior ... leòne mòrtuo› (lat. «meglio un cane vivo che un leone morto»). – Parole della Bibbia (Ecclesiaste 9, 4), in un contesto dove, nel quadro dell’amaro pessimismo che pervade tutto il libro, si afferma che per...